"Quella approvata oggi in via definitiva dall´Aula di Montecitorio è una riforma contro l´istruzione, imposta con arroganza da un unico partito che ha soltanto finto di ascoltare, ma in realtà è rimasto sordo per mesi al coro unanime di protesta sollevato da tutto il mondo della scuola. E si tratta dello stesso partito che, durante il governo Berlusconi, era sceso in piazza per contestare l´ex ministro Gelmini, affermando che la scuola era un bene comune e che, quindi, doveva la riforma doveva essere condivisa".
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l´ok incassato alla Camera dal ddl scuola.
"Non era mai accaduto finora in Italia che un partito consumasse uno strappo così profondo e irreparabile con il mondo della scuola provocando una frattura netta tra la politica e il paese reale. Prima o poi - incalza il coordinatore della Gilda - i cittadini che lavorano nella scuola eserciteranno il loro diritto di voto e presenteranno il conto a questa casta politica. Renzi, che non è stato eletto, e Giannini, sfiduciata alle Europee e passata poi al Pd pur di restare a viale Trastevere, sono intervenuti a gamba tesa in un settore importante come la scuola, ignorando chi la scuola la vive e la fa ogni giorno. Ecco perché - conclude Di Meglio - l´avvio del prossimo anno scolastico sarà a dir poco tumultuoso".
Roma, 9 luglio 2015
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti
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