Gilda

venerdì 28 marzo 2014

Il Ministro in Parlamento parla di scuola. valutazione, scatti di anzianità, fondo d'Istituto



 Ieri il Ministro Giannini al Senato ha presentato il suo programma di Governo. come ci si attendeva ha parlato di valutazione delle scuole, dei Dirigenti e dei Docenti. Tra i punti affrontati anche il Fondo di Istituto e la necessità di rimpinguare il MOF.  
Nulla di nuovo, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ne aveva già tracciato le linee guida attraverso i quotidiani, ai quali ha rilasciato numerose interviste. L'ultima, pubblicata da Repubblica.it poco prima che il Ministro conferisse in Senato, ha anticipato i contenuti della relazione. Uno strano modo di rapportarsi con il parlamento, che ha lasciato perplesso qualche parlamentare, tanto che il Ministro ha dovuto chiosare l'accaduto.
Valutazione delle scuole
Quando partire? Dal prossimo anno scolastico, da settembre 2014 con la messa in opera del sistema di valutazione dell'ex Ministro Profumo che ruota intorno ad Invalsi, Corpo ispettivo e Indire. Certo, come sanno gli addetti ai lavori, il corpo ispettivo langue, è insufficiente numericamente ad affrontare l'eventuale mole di lavoro che un sistema del genere richiede. Ed il fatto che il Ministro non ne abbia fatto menzione dimostra che il suo è il Governo dei fatti e non delle parole, nella piena fiducia di sopperire alla carenza in tempi record.
I risultati di tale valutazione dovranno essere resi pubblici, ha detto la Giannini, e soprattutto messi a confronto con le altre scuole. Merito significa anche maggiori risorse alle strutture che raggiungono buoni risultati, ma il sistema deve prevedere anche il modo di far recuperare chi è in difficoltà, e qui entra in gioco l'Indire con dei piani di recupero in collaborazione con le Università per l'avvio di strategie mirate.
Valutazione docenti e scatti di anzianità
Ma a fianco alla valutazione delle scuole ci dovrà essere anche quella dei Dirigenti e dei Docenti.
 
Per questi ultimi ha parlato di necessità di rivedere il contratto e superare la progressione di carriera legata esclusivamente all'anzianità. Un sistema che ha definito arcaico. Quale soluzione? Obiettivo del Ministro è puntare ad una retribuzione nei cofronti di coloro che svolgono funzioni al di fuori dell'insegnamento e soprattutto che puntino al potenziamento dell'autonomia. A quanto pare c'è già il sì dei Dirigenti.

Da dove saranno reperiti i soldi? Nessun cenno in questa direzione, vedremo quali saranno le proposte sul piatto al momento della contrattazione.
Le strade, comunque, non sono molte: o si taglierà dagli scatti di anzianità per ridistribuire ai docenti "più impegnati" o si dovranno chiedere risorse aggiuntive.
Altra questione importante, le risorse stanziate per i docenti migliori, saranno redistribuite secondo regole centralizzate o la distribuzione sarà il frutto di una contrattazione d'istituto come avviene adesso con il Fondo d'Istituto? Sindacati e docenti saranno disposti a consegnare tali risorse nelle mani di una contrattazione con il Dirigente ?
Fondo d'Istituto
Altra questione riguarda il Fondo di istituto per il quale il Ministro ha chiesto un ritorno alle cifre di stanziamento pari a 1,5mld. Ed anche qui si scatena lo scetticismo sull'individuazione dei fondi. Da dove saranno reperiti?
A voler mal pensare, che (diceva qualcuno) si fa peccato ma spesso ci si azzecca, non vorremmo che tali fondi venissero reperiti parzialmente dal taglio al sistema degli scatti di anzianità e quindi messi a disposizione delle scuole per una redistribuzione basata sul "merito".
La coperta, come si sul dire, è alquanto corta e Padoan dovrà fare numeri da prestigiatore per raggiungere la quadra. Ma il Ministro Giannini è certo di avere il suo appoggio, debito pubblico permettendo.
(da Orizzonte Scuola)

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