La scorsa settimana il ministro Stefania Giannini ha presentato al Senato le sue ‘linee programmatiche’ enunciando all’inizio del discorso quattro ‘principi’ - semplificazione, programmazione, valutazione, internazionalizzazione - e alla fine due ‘parole chiave’, competizione e cooperazione.
Dentro questa rete concettuale sta una serie di operazioni che non sono soltanto di razionalizzazione: semplificazione di norme e procedure, nuovo Testo Unico, due diligence sul personale (sembrerebbe, per come è stata presentata, una variante dellaspending review) ma di cambiamento di aspetti importanti dell’attuale assetto del nostro attuale sistema scolastico, di tipo sia ordinamentale (potenziamento o introduzione di alcune materie) sia relativo all’autonomia delle scuole e alla carriera degli insegnanti.
Operazioni che potranno essere sviluppate in parte per via amministrativa, ma che richiederanno anche una serie di interventi legislativi, e probabilmente di deleghe, tale da impegnare governo e Parlamento per l’intera legislatura.
Nella news successiva abbiamo provato a redigere un elenco delle misure che riguardano la scuola (di università e ricerca Giannini tratterà in altra occasione), tratto dalle linee programmatiche illustrate dal ministro al Senato. Le varie misure sono disposte nell’ordine in cui sono state progressivamente presentate. E formano un corpus che in omaggio alla linguista Giannini definiremmo ‘impressive’.
(da TuttoscuolaNEWS)
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