"Oggi apprendiamo che la Corte Costituzionale ha rinviato la discussione riguardante il ricorso sul precariato dal 23 giugno a data da destinarsi. A quasi un anno di distanza dalla sentenza della Corte di giustizia europea, che il 26 novembre scorso si è espressa a favore della stabilizzazione dei precari della scuola pubblica italiana, l´Italia tarda ancora, dunque, nel rispettare le disposizioni dei giudici comunitari".
A darne notizia è la Gilda degli Insegnanti che è stata attrice del ricorso presentato alla Corte di Lussemburgo.
"Il sospetto - commenta il coordinatore nazionale Rino Di Meglio - è che ci sia un nesso tra il rinvio deciso dalla Consulta e il ricatto di Renzi sulla riforma della scuola e il destino dei docenti precari. Questo slittamento, peraltro senza fissare un´altra data, avrà gravi ripercussioni sulle decine di migliaia di ricorsi che giacciono in sospeso nei tribunali in attesa della sentenza della Corte Costituzionale.
A questo punto - conclude Di Meglio - siamo sempre più convinti di rivolgerci al Parlamento europeo per chiedere la riapertura della procedura di infrazione contro lo Stato italiano".
Roma, 18 giugno 2015
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti
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