Nel pomeriggio di lunedì 22 giugno si è svolto, presso la sede del PD Ogliastra di Tortolì, un incontro tra dirigenti del PD e rappresentanti del mondo della scuola, alla presenza, tra gli altri esponenti democratici, del senatore Silvio Lai, che ha esposto la situazione politica attuale relativa al DDL scuola, alla luce degli ultimi incontri fatti al Senato e delle proposte di modifica fortemente volute da Renzi.
In particolare, il senatore Lai ha confermato l'intenzione del Governo di chiudere, entro venerdì 26 giugno l'iter del DDL anche con il ricorso alla fiducia, considerata oramai un'eventualità molto probabile.
La strategia governativa, così come esposta da Silvio Lai, appare dominata dal cosiddetto "maxiemendamento", in cui i punti di cambiamento sarebbero i seguenti quattro:
1) Chiamata diretta da parte del Dirigente. Sarebbe rivolta "solamente" ai docenti di discipline extracurricolari (quelle deliberate nel POF triennale). Resterebbero comunque in piedi gli albi territoriali e le nomine triennali. Non si comprende affatto come si intenda nominare i docenti curricolari.
2) Valutazione del merito. La commissione preposta alla valutazione sarà individuata dal collegio docenti.
3) Immisioni in ruolo. Saranno aggiunti, tramite un piano puriennale, altri 30.000 o addirittura 50.000 docenti precari, includendo anche "altre abilitazioni" (TFA, PAS e SFP?)
4) Eliminazione delle deleghe in bianco.
La delegazione Gilda ha messo in evidenza che gli aspetti più gravi del DDL restano intatti. In particolare resta il potere spropositato dei dirigenti e la natura triennale degli incarichi che, in combinato disposto con il Jobs Act, potrebbe essere anticamera di un precoce licenziamento del neoimmesso.
Il tema della valutazione, inoltre, continua ad essere trattato in termini demagogici e resta inascoltata la richiesta di istituire anche in Italia un serio corpo ispettivo con caratteristiche di terzietà e competenze pedagogiche e disciplinari.
Ancora una volta la linea politica dominante del partito renziano è la presa per i fondelli, con la scuola pubblica statale a fare da zimbello.
(dal Sito: www.GildaNuoro.it)
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