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mercoledì 4 novembre 2015

Deleghe L. 107, reclutamento.Al peggio non c'è mai fine... Incontro MIUR mercoledì 4 novembre 2015 OO.SS - Amministrazione MIUR



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Deleghe: Nuovo Reclutamento

Alle ore 10.30 si è riunito il tavolo di confronto sulle deleghe previste dalla legge 107 con riferimento alla questione del futuro percorso di reclutamento previsto dal comma.
Sono presenti per l'Amministrazione la Capodipartimento De Pasquale, la direttrice Novelli, una rappresentanza dell'ufficio legislativo con a capo il dott. Lombardi.

La dott.sa De Pasquale, rispetto alle iniziali richieste di parte sindacale, ha comunicato che il MIUR farà il punto sullo stato dell'arte delle deleghe previsto dalla legge 107 giovedì 5 novembre (tavolo dei tavoli).
In merito alla delega oggetto dell'attuale discussione comunica formalmente che per il momentonon c'è alcuna copertura finanziaria prevista in legge di stabilità.
Forse sarà possibile nella prossima legge di stabilità (2017).
La dott.ssa De Pasquale riepiloga i nodi da sciogliere sulla questione del reclutamento in ottemperanza della delega prevista dalla legge 107:
- Nella delega si fa riferimento a diverse posizioni lavorative (tirocinio o apprendistato). Serve una chiara definizione dello status da applicare a coloro che passeranno la prova concorsuale di accesso. Poiché si tratta di questioni inerenti il mercato del lavoro appare necessaria l'apertura di una specifica fase di contrattazione.
- Si prospetta una situazione in cui il tirocinante o l'apprendista avranno una retribuzione inferiore (fino a due livelli per l'apprendistato). Appare ancora non definita la valenza formativa del percorso con un impianto che non può essere diviso in due parti (primo anno di abilitazione + due anni di tirocinio/apprendistato)
- Bisogna risolvere il problema di chi ha fatto il TFA che forse dovrebbe fare solo i due anni di tirocinio/apprendistato.
- Resta aperto il problema delle abilitazioni conseguite all'estero.
- Non è ancora chiaro il computo dei 24 cfu previsti a livello universitario (aggiuntivi o integrati nel percorso magistrale?).

L'amministrazione chiede quindi alle OO.SS. di esprimere un parere sui temi trattati e di fare proposte di integrazione o di interpretazione della legge 107.
- Si rimarca la lunghezza eccessiva del periodo previsto per la formalizzazione del contratto a tempo indeterminato (tre anni). La stessa Fondazione Agnelli ha criticato tale norma prevista nella delega;
- Rimane oscuro il percorso previsto per l'assunzione dei docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Rimane come quello esistente, oppure deve seguire l'iter previsto per la secondaria ?
- E' scandaloso il riferimento alla possibilità di conseguire a pagamento presso l'università l'abilitazione all'insegnamento senza prevedere alcun periodo di tirocinio in classe formalizzato. Si tratterebbe di un vero regalo alla scuola paritaria che potrebbe così utilizzare personale abilitato sulla carta (a pagamento) in sostituzione del personale reclutato regolarmente nello Stato.
- Esiste un problema preliminare in merito alla parte finale dell'iter di reclutamento laddovemanca il soggetto legittimato ad esprimere la valutazione per l'immissione in ruolo. Si tratterebbe di una sorta di corso-concorso che abbisogna di organo collegiale finale di valutazione.
- E' grave che con questo sistema di reclutamento sia di fatto interdetto il passaggio di ruolocosì come è stato organizzato sinora. Appare impossibile di fatto per un docente di ruolo prendersi l'abilitazione in altra classe di concorso senza doversi licenziare o inventarsi una aspettativa non pagata per motivi di studio. Soprattutto si determinerà una nettissima separazione tra scuola primaria e secondaria.
- L'amministrazione (dott.ssa Novelli) ha anticipato che è obbligata all'indizione di una nuova tornata di TFA per le classi di concorso in cui vi è più penuria potenziale ed effettiva di insegnanti. Ciò determina quindi la necessità di riaprire una nuova tornata concorsuale dopo il 2016? L'amministrazione dichiara di sì, ma senza alcuna specificazione.

- Manca ancora la conclusione dei corsi di riconversione su sostegno.
- Appare critico il rapporto con le università che in caso dell'applicazione del Decreto 149 hanno di fatto gestito in maniera autoreferenziale i percorsi TFA.
- Manca il riferimento allo status e alle competenze che devono esprimere i soggetti chiamati alla formazione con il pericolo di aprire un mercato ad enti di dubbia correttezza.
- Manca qualsiasi riferimento al percorso di reclutamento degli ITP.

La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha espresso nello specifico le seguenti considerazioni:
Il testo della delega, anche in riferimento ai nodi critici evidenziati dall'amministrazione, deve essere radicalmente rivisto.
Non si tratta di proporre piccoli emendamenti di natura tecnica. E' necessaria la complessiva riscrittura della norma che dimostra di essere contraddittoria, mal scritta e foriera di una valanga di contenziosi sulla sua applicazione.
In partecolare è necessario ridurre a due anni il percorso di formazione del corso-concorso, che vi sia una revisione concreta dei piani di studio e dei cfu previsti per le lauree magistrali nella prospettiva della revisione delle classi di concorso.
Appare inaccettabile che il prossimo concorso sia ancora indetto sulle vecchie classi di concorso e che in questo momento il Consiglio di Stato abbia espresso il parere di competenza rispetto alla proposta di nuovo regolamento sulle classi di concorso, quando la delega prevede che questo stesso regolamento, non ancora approvato, sia ulteriormente rivisto.
La delegazione della FGU considera improponibile la netta separazione tra settore della primaria e della secondaria per quanto concerne la differenza dei percorsi di formazione e l'impossibilità di fatto di consentire nel futuro passaggi di ruolo e di cattedra.
Esprime preoccupazione del mancato e necessario coinvolgimento del settore universitario che sinora ha solo sfruttato a fini economici i percorsi dei TFA e dei PAS.

Si tratta del tipico convitato di pietra. Si ricorda che il Ministro Giannini è competente anche del settore universitario e che è opportuno che intervenga per il coinvolgimento delle università nelle problematiche della formazione e del reclutamento evitando i tradizionali approcci meramente accademici.
In merito alla fase conclusiva del percorso di reclutamento (corso-concorso) la FGU ribadisce che deve essere affidato ad una commissione di valutazione che dimostri competenza e che non sia identificata con il comitato di valutazione della scuola perché il contratto a tempo indeterminato (ruolo) deve essere attribuito da commissioni con standard e composizione stabiliti a livello nazionale e che garantiscano autonomia e piena responsabilità.
In conclusione è da rimarcare la risposta imbarazzante dell'ufficio legislativo che ha difeso il testo della legge (del resto è stato proprio l'ufficio a stilare un simile obbrobrio...) che, secondo loro, non abbisogna di modifiche e revisioni, ma è interpretabile "nelle pieghe della legge"...
 Di fronte alla domanda diretta al dott. Lombardo fatta dalla FGU circa la questione del comitato di valutazione è stato risposto che il comitato di valutazione è collegio perfetto solo quando deve fare la valutazione dell'anno di prova.
Nella misura in cui l'organo non debba procedere alla valutazione, ma solo esprimere criteri di valutazione non sarebbe più organo perfetto e quindi potrebbe funzionare senza una delle componenti. Interpretazione che consideriamo inaccettabile.
Così pure la delegazione della FGU considera inaccettabile la posizione espressa dalla rappresentante dell'ANP che con arroganza pretenderebbe che il solo dirigente scolastico esprimesse la valutazione per il reclutamento dei futuri docenti a conclusione del percorso di formazione e "sentito" il comitato di valutazione dimenticando che si tratta di procedura concorsuale a conclusione della quale c'è l'assunzione.

Non come ora che il docente neoimmesso in ruolo è già assunto e deve solo fare l'anno di prova con valutazione finale.
Roma, 4 novembre 2015
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti

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