Gilda

sabato 11 aprile 2015

Oggi a Oristano. Assemblea di Precari e non solo per discutere del ddl di riforma della scuola alla presenza di Parlamentari

Alcune vedute del Teatro gremito di Insegnanti.
In primo piano da sinistra la Responsabile Provinciale Gilda di OR Gianfranca Frau,
Giovanni Pintore e la Vice Coordinatrice Nazionale Gilda M. Domenica Di Patre
.
Alcuni Parlamentari e l'Assessore Regionale
Le Organizzatrici dell'Assemblea e l'On. del M5S


Nel teatro S. Martino gremito di insegnanti, si è tenuta oggi a Oristano una molto animata e infuocata assemblea di Precari, ma anche di Personale di Ruolo, per discutere del ddl  di riforma della scuola.


Organizzata dal Coordinamento Precari, vi hanno partecipato e sono intervenuti nel dibattito gli Onorevoli  Siro Marroccu del PD, Luciano Uras  e Michele Piras di SEL, Manuela Serra del M5S e l'Assessore Regionale all'Istruzione Claudia Firinu.


Dopo una lunga e dettagliata introduzione della Rappresentante del Coordinamento Alessandra Giarrusso,  la quale ha messo in evidenza tutti gli aspetti negativi del disegno di legge, richiamato i tanti  motivi di  gravissimo malcontento esistenti nella Scuola e illustrato un documento redatto dallo stesso Coordinamento (che pubblicheremo prossimamente), si è aperto il dibattito.

Per la GILDA è intervenuta la Vice Coordinatrice Nazionale Maria Domenica di Patre.

La quale, nel suo applauditissimo intervento, interrotto spesso da scroscianti applausi,  ha richiamato le pesanti critiche della GILDA nei confronti del piano Renzi chiedendo innanzi tutto che venga stralciata dal ddl la parte relativa alla stabilizzazione di tutti i Precari e all'istituzione dell'organico funzionale da approvare in tempi molto brevi per consentire l'avvio delle complesse operazioni necessarie per il regolare e puntuale avvio dell'anno scolastico. 

Per la restante parte del ddl è invece necessaria una lunga riflessione e un lungo dibattito a partire da coloro che nella scuola operano quotidianamente, aldilà della consultazione farsa inscenata sul primo documento della Buona Scuola, perchè nessuno è rimasto abbagliato dalla campagna mediatica che il Governo ha messo in campo senza risparmio di mezzi.

Ha ricordato che la previsione iniziale delle assunzioni era di 150 mila unità e che oggi, invece, con sole 100 mila, lascia fuori i Precari abilitati con concorsi, PAS, TFA nonchè gli interessati alla sentenza della Corte Europea che ha condannato l'Italia per abuso di contratti a termine reiterati oltre i 36 mesi.

Nè si può risolvere quest'ultimo problema con una norma palesemente incostituzionale impedendo di continuare a lavorare a chi ha prestato servizio  più a lungo  (per 36 mesi).

Ha criticato aspramente e ha respinto con forza la previsione del Super Preside competente su tutto, col potere di vita e di morte, di assumere, valutare  e licenziare, sia i nuovi assunti ma anche gli insegnanti già di ruolo condannati o all'immobilizzazione nelle sedi attuali, o ad entrare nel girone dantesco degli albi territoriali alla mercé dei Dirigenti Scolastici, in una scuola come caserma.

Questa previsione scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione previsto dall'art. 97 della Costituzione, esponendo la scuola, il personale e gli stessi dirigenti a possibili favoritismi, abusi, ricatti, episodi di corruzione, visto quelli di cui tutti i giorni la Magistratura deve occuparsi in Italia.

Afferma il Presidente Emerito della Corte di Cassazione: NO alle liste di proscrizione degli albi territoriali.

Super Preside (sceriffo), a capo della piramide medioevale con gli insegnanti relegati al ruolo di servi della gleba, espropriati persino del diritto costituzionalmente garantito della libertà d'insegnamento, in quanto il nuovo Preside avrebbe competenza esclusiva addirittura sulle scelte didattiche delle quali verrebbe espropriato completamente anche il Collegio Docenti.

Presidi a loro volta come marionette in mano ai Direttori Generali e questi, del Governo e del Presidente del Consiglio in uno spoils system portato alle estreme conseguenze.


Anzichè una organizzazione aziendalistica e, in maniera dirompente, competitiva, bisogna invece mantenere e consolidare, nella scuola dell'autonomia, la configurazione di comunità cooperativa ed educante che già il legislatore le ha dato nei decreti delegati del 1974, rafforzando, invece che smantellarli, gli Organi Collegiali con la forte presenza degli Insegnanti e dell'altro Personale della Scuola.


In questa ottica appare provocatoria l'introduzione del voucher di 500 € annui ad ogni insegnante per l'acquisto di materiale per l'aggiornamento.

Anzichè l'elargizione del Principe, vogliamo il rinnovo del contratto stipulato con i Rappresentanti dei Lavoratori della Scuola i quali  si organizzano liberamente nei Sindacati come garantito dalla Costituzione.

Ci sono poi lo schol-bonus e la detraibilità per le rete scolastiche che altro non è che il dirottare verso le scuole private ingenti risorse che vengono sottratte alla scuola pubblica la quale viene affossata, mentre quella privata deve sì esistere ma, come stabilisce la Costituzione, senza oneri per lo Stato.

Ci sono inoltre nel ddl una miriade di deleghe  al Governo, praticamente in bianco, con le quali, in una materia tanto delicata e che interessa tutti i cittadini, quelli di oggi e quelli di domani che devono essere formati dalla scuola, viene completamente espropriato il Parlamento costretto ad approvare una legge tanto lunga e complessa in tempi rapidissimi, (che decreterebbe la morte della scuola pubblica statale prevista dalla Costituzione e darebbe un colpo durissimo alla libertà e alla democrazia),  sotto il ricatto di assumersi il Parlamento stesso la gravissima responsabilità di far fallire il piano di stabilizzazione dei Precari.

E con tutte queste proposte, manco la destra è arrivata a tanto!

Ha infine ricordato, la Vice Coordinatrice Nazionale, la mobilitazione in atto con l'astensione da tutte le attività non obbligatorie, con il confronto avvenuto a Roma il 25 marzo con le forze politiche e Parlamentari per illustrare le richieste delle OO.SS. e, con il medesimo scopo, le audizioni Parlamentari effettuate. Visto che Renzi e il suo Governo non ci convocano, non ci sentono e tanto meno ci ascoltano, ci rivolgiamo direttamente al Parlamento.

Ha ricordato infine la grande manifestazione programmata da tutti i Sindacati a Roma per il 18 aprile (un miracolo Renzi lo ha fatto: unire tutti i Sindacati), e la proposta che la GILDA farà alle altre OO.SS. di una giornata di SCIOPERO GENERALE della SCUOLA fino al BLOCCO degli SCRUTINI e degli ESAMI.

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