Gilda

mercoledì 1 aprile 2015

Mussini "organico funzionale non basta per coprire supplenze. Eliminazione classi pollaio è bufala. Scuola sarà merce scambio"





di Paolo Damanti


Ci sono spaccature all'interno del Partito Democratico, almeno secondo quanto ci racconta l'Onorevole Maria Mussini del "Gruppo Misto", docente e prima firmatari della LIP (Legge di Iniziativa Popolare).
A che punto siamo per l'avvio dei lavori parlamentari sul DDL riforma? Si è parlato di audizioni congiunte.
In questo modo ci vogliono portare al monocameralismo. Le audizioni alla Camera con un calendario diverso dal nostro mette noi Senatori in condizione di avere minore disponibilità, soprattutto coloro che non fanno parte, come me, della VII Commissione cultura. Bisogna garantire a noi del Senato di fare audizioni aggiuntive.
In realtà si è parlato anche di emendamenti concordati tra i due rami del Parlamento.
Le opposizioni si sono messe di traverso.
Quindi le nostre indiscrezioni erano corrette ...
Avevano queste intenzioni, di concordare emendamenti da presentare alla Camera e far passare il testo al Senato con navetta veloce. Comprendo l'urgenza, soprattutto per quanto riguarda le assunzioni, ma stiamo parlando di un testo onnicomprensivo con delle forti incongruenze. Ad esempio l'articolo 21 ha quasi un a quindicina di deleghe, ha una parte corposa che declina aspetti che modificano fortemente la figura del dirigente. Tra l'altro, non mi risulta che tutta la maggioranza sia compatta.
In che senso? Ripensandoci, l'ex Ministro Carrozza, ad esempio, è stata molto critica su alcuni aspetti del DDL.
Da quello che so io, per interposta persona, ci sono voci critiche sull'impianto della buona scuola. Ma temo che con la combinazione dei problemi generali, legati alla legge elettorale e costituzione, la scuola possa diventare merce di scambio. Si lascia passare scuola per far passare altro, questa è la mia paura. C'è un certo scoraggiamento dell'opposizione seria.
Veniamo al testo del DDL, che è approdato alla Camera confermando la bozza da noi pubblicata tempo addietro. Cosa modifichereste?
Per prima cosa separeremmo le assunzioni, scorporandole dal resto perché venga mandata avanti rapidamente. Quindi si dia luogo ad una riflessione più meditata: è tardi e i tempi che si sono dati in aula sono di approvare la legge alla Camera per fine aprile e trasformarla definitivamente in legge a metà maggio. Poi c'è la questione delle assunzioni: 100mila non bastano, in realtà hanno il sapore di andare a chiudere organico esistente. Un vero ampliamento dell'offerta formativa a livello di numeri non lo vediamo.
Nel testo si parla dell'organico funzionale per ampliare l'offerta formativa.
Quei numeri non sono sufficienti per progetti aggiuntivi, diventerà una sorta di catino dal quale pescare a seconda delle esigenze. Inoltre, il testo implica una differenza tra i docenti stabili in cattedra e una fetta di docenti anche se assunti continuano nell'incertezza della stabilità.
Tra le altre cose, i docenti dell'organico funzionale dovranno occuparsi delle supplenze ...
Con questi numeri qui il margine per avere la tranquillità di sostituzione non c'è. Dovranno sempre chiamare i supplenti brevi, si porrà il tema di chi farà le sostituzioni. E con che soldi paghiamo le sostituzioni?
Lei è prima firmataria della "Legge di inziativa popolare", sarà discussa insieme al DDL di riforma presentato dal Governo?
No, non si dice da nessuna parte che la LIP sia uno dei DDL ricongiunti al testo del governo. Perché altri si e questo no? Tra l'altro ... nella scheda tecnica ci sono delle incongruenze rispetto alla relazione.
Cioè?
Nella scheda tecnica del DDL gli investimenti per la digitalizzazione, si dice, che saranno fatti con fondi propri. Nella relazione tecnica si dice che i soldi verranno presi dal fondo di funzionamento dell'istituto.
Vedremo quale versione sarà quella corretta. Qual è la sua posizione relativamente allo stanziamento di 200mln di euro per il merito dei docenti. Non può essere accolto negativamente.
Sgombriamo il campo, i docenti sono abituati a valutare e non si sottraggono alla valutazione. Ma, chi valuta? Nella LIP si parla di un ente terzo. Inoltre, bisogna valutare l'efficacia dell'attività formativa educativa, diagnosi innanzitutto. A me serve sapere perché un intervento formativo ed educativo non funziona e come fare per farlo funzionare. Questo è utile per le famiglie e gli insegnanti: alle famiglie non serve sapere se un docente è più bravo dell'altro. Nella LIP cerchiamo di ribaltare la situazione.
Certo, qui parliamo di metodo. Si tratta comunque di risorse aggiuntive e gli scatti stipendiali sono salvi.
Il merito verrà legato agli scatti, vedrà, rientrerà nel pacchetto delle deleghe. Nel testo si parla di revisione della contrattazione collettiva, che riguarda la contrattazione sindacale. Non possiamo dare una delega in bianco per modificare unilateralmente l'impostazione del contratto e non possiamo pensare che vada ad interferire con la pianificazione dell'offerta formativa.
Però, mi scusi, premiare un docente che si impegna di più non incide positivamente sulla didattica?
Sì, certo, se valuto la qualità del lavoro fatto in classe. Ma la valutazione del merito è molto difficile e costosa. Con la riforma si vuole premiare chi svolge attività extra curriculari. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che l'insegnamento è un lavoro collegiale. In una catena di montaggio gli operai non vengono messi gli uni contro gli altri. L'insegnamento è un lavoro collegiale e non può essere delegato a docenti che devono dimostrano di essere capaci di sostenere il preside per fare dei progetti.
Sui poteri ai dirigenti?
Tutto viene concentrato sul dirigente e vengono depotenziati gli organi collegiali. Nel testo del DDL si legge spesso "sentito il Consiglio o il Collegio". Sentito cosa? Il preside non può prendere tutte le decisioni, è un potere abnorme che non ha pari in Europa. Il problema, però, è in entrambe le direzioni: chi tutelerà il dirigente? Troppa responsabilità. L'obiettivo è anche di permettere al dirigente di contrattare direttamente con i finanziatori esterni.
Nella riforma Aprea i finanziatori esterni entravano come osservatori negli organi collegiali, pensa si perseguirà la stessa direzione?
A me sembra che si punti ad una concentrazione dei poteri che metta definitivamente in ombra gli organi collegiali. Se trasformo un Dirigente in un "amministratore delegato" intrattengo rapporti diretti con investitori privati. Fin peggio di averli dentro agli organi scolastici. Almeno dentro sarebbero costretti a confrontarsi.
Comprendo che siete contrari ai finanziamenti dei privati.
Sì, perché mina l'uniformità della scuola, l'unitarietà del sistema scolastico. Chi investirà nelle aree del paese con maggiori difficoltà economiche?
Cosa salviamo della riforma?
Salviamo l'idea che si debba fare qualcosa. Mi sarei aspettata, però, una revisione coraggiosa della Gelmini. Ad esempio sull'aspetto delle lingue.
In che senso?
Il CLIL alla maturità sta facendo disperare i dirigenti, non c'è formazione adeguata per i docenti, gli investimenti sono stati a pioggia e sono risultati inefficaci. Salvo l'idea del CLIL alle elementari, ma viene declinata male, c'è estrema ignoranza sul tema. Inoltre, le risorse sono insufficienti e non c'è integrazione con con gli altri progetti come Erasmus e bisogna investire sulla formazione degli insegnanti. Inoltre, come si fa a fare CLIL con 30 alunni per classe?
Ci sarà possibilità per i dirigenti di intervenire sulle classi pollaio.
Vero, ma a patto che la riduzione di alunni in una classe venga compensata con un aumento di alunni in altre classi.
Le confesso che questo passaggio ci era sfuggito.
Il testo è pieno di trabocchetti.

Nessun commento:

Posta un commento