Gilda

martedì 25 agosto 2020

Tutti nuovamente contro l’Azzolina. A nessuno sono piaciute le esternazioni della scorsa settimana


Le ultime esternazioni della Azzolina che ha accusato i sindacati di essere dei Sabotatori non sono piaciute praticamente a nessuno. Ormai è noto, come ha svelato “Il Messaggero”, che lo stesso Conte sia intervenuto con una telefonata alla ministra chiedendole di moderare i toni e di cercare maggiormente il dialogo con i sindacati. Scontata è stata la reazione da parte dei sindacati che hanno reagito con vari comunicati, dapprima in ordine sparso e poi unitario, nei confronti del ministro. Fuoco amico però c’è stato anche da parte di numerosi esponenti del PD. Come già riportato in un articolo precedente anche la Fedeli ha stigmatizzato il comportamento della Azzolina, ma ancor più deciso è stato l’intervento del Senatore PD Francesco Verducci, molto vicino al mondo della scuola e dei precari.


Il senatore ha espresso il suo pensiero in un post Facebook con il quale ha affermato che: “Il Governo dovrebbe perseguire il massimo di condivisione, invece qui si soffia sul fuoco della tensione sociale su un fronte delicatissimo come quello della scuola. È grave e sbagliato questo atteggiamento“, ha poi proseguito, senza mai citare direttamente il ministro Azzolina –
“Mancano troppe certezze sulla riapertura, e questa responsabilità è innanzitutto del ritardo del Ministero e dall’aver per troppo tempo ignorato il dialogo con le parti sociali. È inaccettabile poi dileggiare le motivazioni a sostegno della stabilizzazione dei precari, invece quanto mai indispensabile per dare risposte all’emergenza organizzativa e ai bisogni degli studenti, ed è palesemente fuorviante e sbagliato il tentativo di mettere gli uni contro gli altri precari vecchi e nuovi, docenti ‘anziani’ e neo-laureati. Chi guida ha il dovere di dare certezze, non di alimentare polemiche e caos.


Il post del senatore Verdini è stato riportato anche dal ex ministro Lorenzo Fioramonti con il quale si è detto completamente d’accordo e ha ribadito: “La Scuola ha bisogno di tutto, tranne che dell’ennesima retorica del cattivo, del sabotatore e di chi rema contro. Ogni persona che si ritrova a ricoprire incarichi istituzionali deve avere l’intelligenza di comprendere che il rispetto ed il dialogo anche con chi la pensa diversamente sono indispensabili per raggiungere qualunque obiettivo politico. La fragilità del sistema scolastico è sotto gli occhi di tutti ed è il portato di anni di mancati investimenti. Servono più insegnanti di ruolo da arruolare tra i precari storici ed i neolaureati e serve più attenzione ai deboli (a partire da chi ha bisogni educativi speciali). Serve maggiore condivisione, e meno leader soli al comando.

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