Il Ministero ha diramato una nota, a firma del dott. Bruschi, in merito all’O.M. 16 maggio 2020, n. 11 con la quale si stabiliva che in caso di insufficienze le scuole dovevano prevedere un un piano di apprendimento individualizzato (PAI) e la definizione di un piano di integrazione degli apprendimenti (PIA).
Il DL 22/2020 ha disposto che le attività concernenti PIA e PAI possono svolgersi a partire dal giorno 1 settembre e, se necessario, nel corso di tutto l’anno scolastico 2020-2021, il tutto nel rispetto dell’autonomia scolastica. In questi giorni ci sono stati innumerevoli quesiti su come queste attività andavano considerate. La nota Ministeriale, che è stata da subito contestata dai sindacati, dice che trattasi di attività ordinaria che ricade negli adempimenti contrattuali correlati alla professione docente e che pertanto non va retribuita.
La nota prosegue dicendo che questa mancata retribuzione vale dal 1 settembre fino all’inizio delle lezioni. Successivamente, tali attività se non saranno ricadenti nell’orario cattedra, andranno retribuite.
Si ribadisce inoltre che tali attività vanno organizzate a seguito di delibera del Collegio dei Docenti.
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