Roma, 3 lug. (AdnKronos) - Due mesi di vacanza per i prof? Una mera leggenda metropolitana. Poveri insegnanti mal retribuiti e con l´etichetta degli scansafatiche. Sono ancora molti, infatti, a sostenere che gli insegnanti italiani godano di particolari privilegi contrattuali: lavorano soltanto per 18 ore settimanali e per soli 5 giorni la settimana ed hanno tre mesi di ferie, se contiamo anche le vacanze natalizie e pasquali. Per qualcuno sono anche ottimamente pagati in riferimento al loro orario di lavoro.
Ma è veramente così? Gli insegnanti sono una casta di privilegiati, che adesso che è finito l´anno scolastico rimarrà a casa mezzo mese di giugno, tutto luglio e tutto agosto? Non è affatto così e chi lo sostiene "è in malafede". I docenti, come tutti gli altri lavoratori hanno diritto a 32 giorni di ferie l´anno, allungate da eventuali festivi che dovessero ricadere nel periodo prescelto. L´unica differenza è che le loro ferie si devono per forza concentrare tra luglio e agosto.
Calendario alla mano il Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, (ri) prova a sfatare questa leggenda metropolitana.
"Le lezioni - spiega - terminano in linea di massima il 30 giugno, in molte scuole tra il 15 e il 18. Terminate le lezioni, però, per i docenti non è ancora vacanza. Terminate le lezioni, infatti, ci sono gli scrutini finali, per le superiori c´è poi l´esame di Maturità che termina in genera tra il 10 e il 15 luglio, ma che, a seconda della scuola e del numero di studenti possono protrarsi. Quindi possono esserci i corsi di recupero. Il 1 settembre quindi c´è il primo collegio dei docenti, quindi si dividono commissioni e gruppi per la programmazione". E ancora. Molte scuole, quasi tutte quelle secondarie di secondo grado dal 25 agosto fino al 30 agosto, o al più la prima settimana di settembre, hanno programmato gli esami per il debito formativo e i docenti sono quindi obbligati a riprendere effettivamente servizio. E, infine tra il 10 e il 13 settembre riprendono le lezioni.
C´è da dire - aggiunge Di Meglio - che i docenti possono usufruire di un breve periodo, massimo 6 giorni, di
ferie durante l´anno, a condizione però che "non si crei una spesa aggiuntiva". Praticamente è impossibile. "I mitici tre mesi di ferie, quindi - ribadisce il coordinatore della Gilda - risalgono, forse, agli anni ´70, quando le scuole chiudevano il 1 giugno e ricominciavano il 1 settembre". Anche "per quanto riguarda le 18 ore di insegnamento settimanale svolti in 5 giorni la settimana, non è più assolutamente vero. E´ una specie di "ricordo d´infanzia". Una volta, infatti, c´era meno burocrazia, le lezioni erano concentrate la mattina ormai gli orari sono sempre più frammentati, magari hai due ore di lezione poi un´ora di buco, poi di nuovo lezione. Ma in quell´ora non puoi andartene. Oggi si rimane a scuola anche al pomeriggio e spesso ci sono riunioni pomeridiane". Senza contare le attività individuali e collegiali. Un monte di ore difficilmente quantificabile.
"Certo - conclude Di Meglio - i "furbetti del cartellino" ci sono ovunque, anche nella scuola, ma da qui a dire che i docenti godono di particolari privilegi ce ne passa. A chi continua a dire che i prof hanno più ferie di qualsiasi lavoratore, mi piacerebbe fargli fare uno stage di un mese come docente".
Fonte: AdnKronos
Nessun commento:
Posta un commento