Nonostante l'elevato numero numero di posti vacanti sul sostegno in tutti gli ordini di scuola e l'esiguo numero di docenti specializzati, di ruolo o precari, in Sardegna, a differenza che in altre regioni, non sarà possibile, per i docenti di ruolo, ottenere cattedre di sostegno con la mobilità in organico di fatto.
In seguito al categorico veto opposto dall'amministrazione, nello specifico incontro svoltosi il 19 luglio 2017, alle proposte presentate dalla Gilda e da altre organizzazioni sindacali, peraltro già introdotte senza difficoltà in altre regioni, per l'a.s. 2017/18 non è stato stipulato nessun Contratto Regionale Integrativo, con grave danno per l'esercizio dei diritti del personale docente in servizio nell'Isola.
La Gilda, in particolare, ha proposto e continua a proporre l'introduzione della stessa norma in vigore, per esempio, nella Regione Piemonte, ove si prevede che
La copertura di posti di sostegno con docenti non specializzati sarà disposta previo accantonamento di un numero di posti pari ai docenti non di ruolo specializzati, aspiranti alla stipula di contratti a tempo determinato, inclusi nelle relative graduatorie. Le operazioni di proroga a domanda avranno la precedenza sulle nuove domande di utilizzo sul sostegno. Per le nuove domande di utilizzo sul sostegno sarà garantita la precedenza ai docenti frequentanti i relativi corsi di riconversione professionale.
Considerato che il fabbisogno di insegnanti di sostegno nelle scuole isolane è superiore al numero di insegnanti specializzati, appare inspiegabile che l'USR rifiuti l'introduzione di una norma che è stata pacificamente concordata in altre regioni e che già è stata, con successo, in vigore in Sardegna lo scorso anno, così che adesso non sarà garantita nemmeno la continuità didattica per gli alunni.
Altro elemento di forte disaccordo è l'orientamento dell'USR di rimuovere dal CCRI la possibilità di presentare in deroga la richiesta di part time, anche questa sempre presente negli accordi degli ultimi anni della nostra (come di moltissime altre) Regione e mai precedentemente posta in discussione.
Non si presenta come indice di rapporti distesi nemmeno la recente decisione di gestire le procedure di reclutamento da Concorso ordinario con una sorta di algoritmo in salsa sarda, senza la consueta supervisione delle organizzazioni sindacali e soprattutto, senza alcuna garanzia che gli automatismi programmati non siano lesivi dei diritti dei singoli aspiranti.
Ci preoccupa, in particolare, la gestione dell'assegnazione della cattedra agli aspiranti che abbiano vinto il concorso per più posti o classi di concorso e la gestione delle rinunce e delle assegnazioni d'ufficio.
La Gilda cercherà, ad ogni modo, di vigilare affinché non si verifichi un nuovo caso algoritmo.
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