(Da LinkOristano.it)
Saranno avviate consultazioni nel territorio in merito al nuovo e molto discusso Piano di Dimensionamento scolastico, approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi. Lo ha annunciato Mario Tendas, diffondendo la decisione presa dopo una riunione della seconda commissione regionale (lavoro, cultura e formazione professionale), della quale fa parte.
“La commissione”, ha spiegato Tendas nel gruppo Facebook Dialogare per costruire Solarussa, “pur condividendo alcune scelte svolte dall’Assessorato alla pubblica istruzione, specie per ciò che attiene lo snellimento delle attuali pluriclassi, ha deciso di avviare una fase di ascolto e confronto con i territori, con l’obiettivo di cogliere elementi conoscitivi e propositivi utili per una revisione organica che permetta a questo importante strumento di pianificazione, di essere più rispondente alle esigenze e istanze del territorio”.
“Nella prossima settimana, pertanto”, ha concluso il consigliere regionale oristanese, “saranno avviate le audizioni con l’intento di verificare eventuali elementi migliorativi”.
Ieri Tendas, nello stesso gruppo Facebook aveva parlato proprio della presenza, all’interno del Piano appena deliberato, di alcune decisioni incomprensibili, perchè non attente alle peculiarità del territorio di Oristano.
Di seguito pubblichiamo il suo intervento.
“Antonio Gramsci, rivolgendosi ai giovani, scriveva: Istruitevi perché abbiamo abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza”.
“Nei giorni scorsi la Giunta regionale sarda ha approvato il piano di (ri)dimensioamento delle scuole e, insieme a scelte accettabili e condivisibili, ha adottato anche decisioni incomprensibili che non tengono minimamente conto delle esigenze ed istanze che giungono dal territorio. Rimango nell’oristanese e faccio alcuni esempi concreti”.
“Il Comune di Ghilarza unitamente alla Unione dei Comuni del Guilcier ( con piena condivisione della Provincia) avevano richiesto la formazione di un Istituto Globale tra Istituto Comprensivo e Istituto Superiore , ambedue con sede a Ghilarza. Il primo con oltre 600 alunni ed il secondo con 450 studenti. In opposizione alle richieste del territorio, la Giunta ha deciso di bocciarne la richiesta ( pur essendo coerente con le linee guida) e di sostituirsi agli Enti proponenti , rendendo l’istituto superiore di 450 studenti e, in costante crescita, sede staccata di un Liceo scientifico di Oristano , da cui dista 40 km.
Una scelta difficile da capire che sembra, inevitabilmente, destinata ad aumentare la dispersione scolastica, come ci insegna l’esperienza del passato”.
“Un altro esempio, forse ancora più eclatante. “L’unione dei comuni Alta Marmilla (che riunisce ben VENTI comuni) e che di dimensionamento scolastico parla da illo tempore, adottando soluzioni che spesso sono diventate modello di riferimento in altre realtà, pur di mantenere l’unico istituto Superiore presente sul territorio aveva richiesto la costituzione ad Ales di un Istituto globale capace di aggregare l’istituto comprensivo con l’istituto Tecnico Industriale con un numero complessivo di studenti superiore alle 700 unità che avrebbe consentito di garantire anche stabilità per i prossimi anni. La scelta della Giunta ignora completamente l’istanza avanzata in maniera unitaria dai venti comuni della Marmilla ed accorpa il tecnico di Ales al Mossa di Oristano”.
“Qualcuno obietterà che le linee guida prevedono la composizione dell’Istituto globale solo nelle aree che si trovano in condizioni di isolamento e marginalità geografica” (par.3, lett. C). Ma io mi chiedo in che modo e con quali criteri si misura la marginalità geografica”??
“Se non viene riconosciuta nei venti paesi che compongono l’unione di Comuni Alta Marmilla, mi spiegate quali sono le aree ed i comuni marginali della nostra isola??? Forse un pizzico di attenzione e di ascolto in più avrebbe permesso di rendere il piano di dimensionamento più rispondente alle legittime richieste giunte dal territorio”.
“Tutto ciò, ovviamente, sono degli interrogativi ai quali il sottoscritto non è riuscito a dare risposte e che, purtroppo, continuano a gettare ombre su questo discutibile piano di dimensionamento”.
Mario Tendas
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