Nella giornata di ieri, l´amministrazione ha presentato alle OO.SS. modelli formalizzati per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo, accompagnati da una bozza di circolare/nota che invita le scuole ad adottare "in via sperimentale" i modelli di certificazione delle competenze, che non vanno a sostituire le attuali modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati (vedi voti). I documenti consegnati alle OO.SS. sono ancora definibili come "riservati" e pertanto non ci è dato pubblicarli.
La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti, differenziandosi dalle altre OO.SS. che hanno espresso un giudizio critico non tanto su merito, quanto sulla procedura di introduzione, ha posto in rilievo una serie di questioni aperte, dando un giudizio complessivamente negativo sulla proposta dell´amministrazione.
La proposta di "adozione sperimentale" di modelli di certificazione avviene in un periodo dell´anno scolastico in cui sono già state definite le scansioni e le modalità di valutazione degli allievi nel rispetto della normativa vigente. L´introduzione "sperimentale" di modelli preordinati dal Miur costituirebbe un inutile e confuso aggravio, anche in termini prettamente burocratici e di lavoro accessorio per i docenti a fronte di una oggettiva incapienza del FIS per le normali attività.
La certificazione delle competenze, sovrapponendosi alla normale valutazione, comporta confusione per le famiglie che si troverebbero due diverse tipologie di valutazione per lo stesso allievo. Di fatto la valutazione delle competenze, essendo frutto anche della progettazione della scuola dell´autonomia, rischia di rendere inaffidabile e coercitiva la commensurabilità tra opzioni e processi diversi.
Nella certificazione delle competenze proposta manca il riferimento a livelli di preparazione e di conseguimento delle competenze non adeguati. In pratica "la mancanza di un livello negativo, attesa la funzione pro-attiva di una certificazione in progress delle competenze.." è giustificata dal fatto che eventuali situazione negative sarebbero escluse dalla certificabilità. La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha fatto notare che tale situazione determina di fatto il superamento surrettizio del sistema di valutazione attuale che consente, in casi motivati, l´evidenziazione di situazioni settoriali di insufficienza. In concreto si introduce indirettamente una riforma sulle certificazioni in uscita che solo il Parlamento può fare.
Abbiamo inoltre espresso inoltre la preferenza accordata a sistemi semplici e lineari di valutazione anche con l´utilizzo del voto, lasciando definitivamente la stagione dei giudizi che, nel caso delle competenze che non sono tuttora scientificamente definite, porterebbe a procedure di comunicazione astratte e incerte.
La FGU-Gilda, preso atto che è volontà dell´amministrazione (dopo ben cinque anni di ritardo rispetto alla normativa originaria) introdurre modelli di certificazione delle competenze, invita l´amministrazione a soprassedere alla sperimentazione delle schede proposte e ad aprire un serio e democratico dibattito tra i docenti per costruire per l´inizio del prossimo anno scolastico modelli condivisi, semplici e comprensibili da introdurre in tutte le scuole.
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