Gilda

giovedì 24 luglio 2014

Precari: Miur li assuma o sentenza Corte europea aprirà guerra giudiziaria. La richiesta della FGU in vista della imminente sentenza sulla stabilizzazione della Corte di Giustizia europea



Il ministero dell´Istruzione stabilizzi il personale precario della scuola coprendo tutti i posti disponibili e vacanti. 


A chiederlo è la Federazione Gilda Unams in vista della sentenza con cui a breve la Corte di Giustizia europea si esprimerà in merito all´abuso dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi.

In base alle conclusioni depositate il 17 luglio a Lussemburgo dall´avvocato generale MacieJ Szpunar, all´orizzonte si profila una condanna dello Stato italiano che sarà dunque costretto ad assumere i precari. La Fgu chiede quindi a viale Trastevere di correre ai ripari, così da evitare il ricorso a ulteriori iniziative giudiziarie.

"Al Miur - afferma Rino Di Megliocoordinatore nazionale della Fgu - non conviene affatto continuare a tergiversare perchè nel procedimento a suo carico in corso a Lussemburgo tutti gli elementi gli sono contro. 

Le invocate restrizioni di natura finanziaria non giustificano l´abuso dei contratti a tempo determinato in violazione alla normativa comunitaria. A dimostrarlo - sottolinea Di Meglio - sono anche numerosi documenti, tra cui la relazione della Corte dei Conti del 2012 sul costo del lavoro pubblico, già noti al ministero dell´Istruzione. 

Ricordiamo inoltre che è stata la Corte Costituzionale a sollevare le prime questioni sul precariato pubblico scolastico alla Corte di Giustizia, evidenziando la mancata indicazione di tempi certi per l´espletamento dei concorsi e l´assenza di misure risarcitorie. 

Inoltre a sostegno dei precari, durante l´udienza del 27 marzo scorso a Lussemburgo, è intervenuta la Commissione europea richiamando la procedura d´infrazione, attivata anche dalla Federazione Gilda Unams, nel confronti dello Stato italiano. 

A questo punto - conclude Di Meglio - invitiamo il Miur a procedere con le immissioni in ruolo dei precari, ponendo così fine a una vergogna che si trascina ormai da troppi anni".


Roma, 24 luglio 2014
Ufficio stampa Gilda degli insegnanti



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