ll Ministro Azzolina durante la trasmissione “In Onda” su LA7 aveva attaccato il suo predecessore, accusandolo sui fondi pon non spesi e sulla questione precari. La replica di Fioramonti non si è fatta attendere, attraverso un post facebook che pubblichiamo l’ex ministro ha contestato le parole di Lucia Azzolina
IL POST DI FIORAMONTI
“Scusate, non è mio stile farmi coinvolgere in queste polemiche, ma dopo che la Ministra Azzolina mi ha pubblicamente attaccato in televisione su LA7 ad “In Onda”, devo difendere la verità. Chiariamo quindi i due punti sollevati dalla Ministra chiamando in causa direttamente il sottoscritto, anche se le persone del settore queste cose le sanno:
1) La Ministra sostiene di aver “trovato” 800 milioni di fondi PON inutilizzati, che io non avrei visto. A parte il fatto che questa affermazione è ridicola e sminuisce il ruolo delle amministrazioni ministeriali come fossero una caccia al tesoro tipica della peggiore propaganda politica, vorrei ricordare alla Ministra che lei era al Ministero con me come Sottosegretaria con delega proprio alla Scuola. E quindi quei milioni non li aveva visti neanche lei. Forse perché i fondi PON, che io ho rilanciato con vigore, sono in conto capitale e non in spesa corrente. Cioè non possono essere utilizzati per assunzioni ed organico, proprio le ragioni per cui chiesi i famosi 3 miliardi. Di finanziamenti in conto capitale i Ministeri ne hanno molti, ma servono per altro. Lo si studia al primo anno dell’università.
2) Non contenta di questa buffonata, ha avuto addirittura l’ardire di sostenere di aver fatto la più grande stabilizzazione di docenti precari degli ultimi anni. Anche le pietre sanno che la Ministra è sempre stata contraria alla stabilizzazione dei precari della scuola (nonostante fosse nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle). Fece di tutto per boicottare il mio negoziato coi sindacati, che alla fine venne portato a compimento da me e diede luogo a 50 mila nuovi posti (che ora rivendica come se li avesse fatti lei). In una cosa però è riuscita: ritardare di un anno i concorsi, indebolendo la scuola e facendo arrabbiare tutti, dai docenti ai presidi, dagli studenti ai genitori.
Ed infatti sono tornati tutti in piazza. Il resto è solo propaganda”
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