"Settembre è sempre più vicino ma la scuola, vittima di ritardi e confusione, rischia di presentarsi impreparata all´appuntamento con la ripresa delle attività didattiche in presenza".
È forte la preoccupazione espressa dal coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, e che oggi pomeriggio ribadirà ai rappresentanti del Ministero dell´Istruzione in occasione dell´incontro sull´avvio del prossimo anno scolastico al quale parteciperà insieme con le altre organizzazioni sindacali.
"L´ennesimo ritardo riguarda il cruscotto informativo, strumento che dovrebbe servire per definire il distanziamento e rilevare i casi in cui gli spazi siano insufficienti, ma di cui, almeno da quanto ci risulta, le scuole non dispongono ancora. Questo - sottolinea Di Meglio - nonostante figuri tra le misure previste dal Piano Scuola 2020/2021 del 26 giugno e la ministra Azzolina lo abbia tirato in ballo il 1 luglio in audizione davanti alla commissione Istruzione del Senato".
"Se agli annunci poi non seguono i fatti, si verificano pericolose fughe in avanti come quella del Veneto, che ha sfornato un manuale operativo per la ripartenza della scuola che interviene indebitamente anche su questioni di natura contrattuale, portando a 24 le attuali 22 ore di servizio settimanale dei docenti della primaria. Praticamente - commenta il coordinatore nazionale della Gilda - si riportano indietro le lancette della storia di oltre un ventennio. Altrettanto pesanti sono le incursioni a gamba tesa nella scelta delle metodologie didattiche che, invece, spetta ai docenti e rientra nell´ambito della libertà di insegnamento tutelata dalla Costituzione".
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