Gilda

mercoledì 26 giugno 2019

Inps. Certificazioni del diritto a pensione


Resoconto incontro MIUR OOSS
del 26 giugno 2019
Il giorno 26 giugno 2019, alle ore 12.00, si sono riunite presso il MIUR le delegazioni dell’Amministrazione, rappresentata dal Capo dipartimento, dott.ssa Palumbo, integrata con una rappresentanza dell’INPS guidata dal direttore centrale Luca Sabatini, e delle OOSS firmatarie del CCNL per l’informativa su: cessazione e pensionamento del personale scolastico da settembre 2019.
Il dott. Sabatini consegna ed illustra il report su “Certificazioni diritto a pensione personale comparto scuola 2019 (stato di avanzamento dei lavori al 24 giugno 2019)”, che trovate in allegato.
Dai dati presentati risulta che il totale delle domande inoltrate dal personale della scuola nelle due scadenze del 12 dicembre 2018 (prima platea) e del 28 febbraio 2019 (seconda platea) sono 47.523, di queste ben 1.710 sono doppioni, per cui il personale scolastico che ha presentato domanda di pensione è complessivamente nel numero di 45.813 (47.523-1.710).
Al 24 giugno l’INPS ha certificato il 99,12% delle domande della prima platea (24.758 posizioni su 24.980), di queste però 2.944 (11,78%) non hanno i requisiti per accedere alla pensione e quindi hanno ricevuto una comunicazione negativa dall’INPS.
Mentre per quelle della seconda platea, presentate al 28 febbraio 2019, risultano certificate il 79,77% delle domande (17.974 posizioni su 22.533); 1.261 soggetti non hanno i requisiti per la pensione.
Tutto il personale, la cui domanda è stata certificata perché possiede i requisiti per la pensione, ha già ricevuto, o riceverà a breve, la comunicazione che dal 1 settembre sarà collocato in quiescenza.
Rimangono 4.559 posizioni che sono ancora da certificare da parte dell’INPS, il quale nella persona del direttore centrale ha garantito che queste domande verranno lavorate entro il 31 agosto 2019, senza escludere dal diritto alla pensione il personale che possiede i requisiti.
Le principali sofferenze che riguardano la certificazione sono state segnalate nelle aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli e in alcune regioni come il Lazio e la Sardegna.
Al 24 giugno 2019 è stato anche definito l’ammontare delle pensioni per il 30% degli interessati, che riceveranno la pensione dal 2 settembre 2019. I colleghi le cui pratiche avranno il calcolo della pensione entro il 12 agosto 2019 avranno il pagamento della pensione sempre dal 2 settembre 2019; per quelle successive il personale, pur essendo in pensione dal 1 settembre, dovrà aspettare il 2 ottobre per percepire la pensione e gli arretrati.
I rappresentanti dell’INPS hanno anche presentato i risultati del Progetto ECO sulle aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli che pur in presenza di alcune problematiche sta dando ottimi risultati. Gli uffici rispondono a circa 100 telefonate e 30/40 mail ogni giorno da parte degli utenti che chiedono chiarimenti sulla loro posizione contributiva o presentano situazioni di criticità sulle quali gli uffici intervengono.
Viene precisato dall’INPS che in presenza di integrazioni successive di documenti le posizioni degli esclusi dal diritto alla pensione possono essere modificate e che per la seconda platea, allo stesso modo, le pratiche di riscatto, computo, ecc che non sono state ancora lavorate possono dare accesso al diritto alla pensione in una prima fase negata.
Le OOSS hanno apprezzato lo spirito dell’incontro e si augurano che le due amministrazioni lavorino in accordo per superare le problematiche che le nuove norme hanno sollevato dati i tempi molto stretti della loro attuazione. Hanno espresso preoccupazione per le domande non ancora certificate e per il rischio che una parte del personale percepisca la pensione dal 2 ottobre, seppure con gli arretrati del mese di settembre. Hanno chiesto al direttore centrale di adoperarsi per fare tutto il possibile affinché le domande siano certificate in tempo utile per le immissioni in ruolo e per concludere il calcolo della liquidazione della pensione per tutti entro il 12 agosto.
Sono stati poi segnalate specifiche problematiche, come i casi di chi ha presentato la domanda di pensione a dicembre 2018, ma non l’ha ottenuta per mancanza dei requisiti previsti dalla legge Fornero. Sulla base della nuova normativa gli stessi avrebbero ora i requisiti per la quota 100 o per la pensione anticipata senza l’aumento della speranza di vita, ma non hanno presentato la domanda di pensione entro il 28 febbraio 2019 perché non sapevano della loro esclusione. Allo stesso modo sono state segnalate le discrepanze nell’estratto conto soprattutto per i contributi figurativi che spesso non risultano registrati. Problematiche si sono verificate anche con i gruppi di supporto regionale che hanno funzionato a macchia di leopardo. Così come la formazione del personale scolastico che deve supportare l’INPS nell’invio della documentazione degli aspiranti pensionati.
La richiesta delle OOSS infine è stata quella di continuare con il tavolo nazionale e di rivedersi dopo la metà di luglio per monitorare la certificazione delle domande a quella data.
Il direttore centrale dell’INPS ha garantito che farà tutto il possibile per evadere le certificazioni e il calcolo della liquidazione della pensione per tutti entro il 12 agosto e che attenzionerà le diverse situazioni segnalate dalle OOSS e, nella misura possibile, cercherà di intervenire per risolvere tali problematiche.
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti

Nessun commento:

Posta un commento