Gilda

lunedì 5 ottobre 2015

. In attesa dei 500 euro in busta paga per l’aggiornamento



Dopo l’annuncio del premier, c’era attesa per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM sulla carta elettronica dei 500 euro per l’aggiornamento annuale degli insegnanti statali.
Il Dpcm, però, non si è visto e bisognerà attendere ancora, a meno che gli organi di controllo di cui si era parlato al momento dell’annuncio, non abbiano avuto da eccepire sul fatto che invece della carta elettronica prevista dalla legge si sia ritenuto di riversarne l’importo direttamente in busta paga.
Improbabile, comunque, che proprio in busta paga i 500 euro ci vadano già von lo stipendio di ottobre. Bisognerà attendere novembre.
L’attesa non è però soltanto per la pubblicazione del DPCM, quanto, piuttosto, per le norme di applicazione che il ministero dell’istruzione dovrà emanare subito dopo, per consentire ai docenti interessati di conoscere le modalità di fruizione e di rendicontazione.
Il nodo da sciogliere resta sempre questo: come dimostrare l’uso personale dei 500 euro o della carta elettronica (quando verrà)?
Sono sedici le tipologie di spendibilità dei 500 euro, ma mentre per almeno sei è praticamente certo l’utilizzo personale (acquisto di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale, iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, iscrizione a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole, iniziative coerenti individuate nell’ambito del Piano nazionale di formazione), per gli altri (acquisto di libri, di hardware, di software, ingressi a musei, ecc.) non sarà facile dimostrarne l’uso personale.
Come uscirne senza troppi lacci e laccioli burocratici?
(Da TuttoscuolaNEWS)

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