Non è proprio accettabile il contenuto del documento con cui l´ANP ci accusa di voler fomentare, con le nostre indicazioni sull´applicazione della 107, "inutili tensioni". Ma quale sabotaggio della legge, ma quale disobbedienza! Legga con più attenzione e meno pregiudizi quanto abbiamo scritto, l´ANP: si accorgerà che il nostro invito è a far valere la disciplina legislativa e contrattuale esistente nei punti che restano pienamente in vigore, non essendo stati abrogati dalla legge 107. Anche quelli, se pure non piacciono a qualcuno, vanno attuati e applicati. Né si può tollerare che si consideri eversiva l´espressione di opinioni e pareri di un organo collegiale.
Non accettiamo da nessuno, men che meno dall´ANP, lezioni di educazione civica. Addirittura vergognoso diffondere ingiustificati allarmismi sui disagi che potrebbero scaturire da paventate agitazioni sindacali: se c´è una dote che non fa difetto ai lavoratori della scuola e a chi li rappresenta è il senso di responsabilità. Diversamente non avrebbe potuto reggere, in questi anni, un sistema tartassato oltre ogni limite di decenza e di sopportazione. Per questo il personale della scuola merita rispetto e gratitudine, non certo attacchi infondati e gratuiti come quello dell´ANP.
Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre rifiutato di considerare la dirigenza scolastica una controparte dei docenti e del personale ATA: in questo senso anche le nostre "linee di possibile comportamento" sottolineano l´importanza di una corretta e positiva relazione tra tutte le componenti della comunità scolastica, dentro la quale - e non contro la quale - si afferma e si consolida anche l´indispensabile profilo di una leadership autorevole. Anni luce dalla filosofia che traspare nella nota ANP, questa sì foriera di inutili e pericolose tensioni, che non aiutano certo a rasserenare gli animi, né la scuola a funzionare meglio.
1° settembre 2015
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