Gilda

martedì 8 settembre 2015

Oggi su LinkOristano.it. Docenti precari con la valigia. Partiti in venti. Gilda: “Deportazione”



Docenti precari con la valigia. Partiti in venti. Gilda: “Deportazione”

Intervento della responsabile provinciale Gianfranca Frau che contesta i criteri di nomina decisi dal Ministero

Dalla responsabile provinciale dell’associazione sindacale di insegnanti Gilda, Gianfranca Frau, riceviamo e pubblichiamo.
Anche ad Oristano è cominciata la deportazione degli insegnanti nel Continente. Sono almeno una ventina i docenti di cui abbiamo notizia che sono stati assegnati al ruolo in altre province d’Italia. E siamo solo alla fase B.

A chi è andato “bene” è stato assegnato alla provincia di Nuoro (1) , Sassari (3), le altre/gli altri Bergamo, Milano (2), Pavia, Venezia, Torino (almeno 2) , Como (almeno 2), Cuneo, Piacenza.

E la Ministra continua ad affermare che i trasferimenti fuori provincia sono pochi…..

Quasi tutti “fortunati” questi docenti perchè hanno ricevuto dall’USP un incarico annuale per cui per quest’anno rimarranno in provincia e dovranno emigrare, si vedrà, il prossimo anno.

Solo una ha rinunziato all’incarico per raggiungere da subito la sede di Sassari. Il paradosso è che i precari che rientreranno nella fase C, nonostante i punteggi più bassi, hanno maggiori possibilità di ottenere una cattedra nella nostra provincia.

Ma ci risulta che molte/molti, non hanno presentato domanda per partecipare alla “lotteria” dell’assunzione in ruolo chissà dove, hanno preferito rischiare ed aspettare i prossimi anni le nomine eventuali dalla graduatoria ad esaurimento nella propria provincia dove volontariamente si erano iscritte/i.

Altri eviteranno la deportazione solamente se i Dirigenti conferiranno tempestivamente gli incarichi annuali di loro competenza.

E sarebbe stata cosa più giusta e naturale che prima (anche con l’organico di potenziamento) fossero stati assegnati i posti nella provincia di iscrizione nella graduatoria e poi, per chi non trovava posto ad Oristano, CONSENTIRE di chiedere liberamente di andare in altra provincia per passare di ruolo.

D’altra parte così è stato per i Dirigenti Scolastici, coloro che non hanno trovato posto per l’assunzione nella loro regione, oggi possono chiede di essere assunti in altre regioni, anche in SARDEGNA. POSSONO, se vogliono!

Ma tant’è, la legge 107 della cosidetta “buona scuola” ha creato questa come tante altre ingiustizie ed assurdità contro le quali come Gilda ci stiamo battendo e continueremo a batterci con tutti i mezzi legali disponibili compresi i tribunali.

A livello nazionale i Sindacati rappresentativi hanno già presentato ricorsi al TAR Lazio, altrettanto stiamo facendo nelle province con ricorsi ai Giudici del Lavoro.

E poi nelle scuole abbiamo iniziato la resistenza attiva: la Gilda ha invitato Colleghe e Colleghi a dimettersi dagli incarichi affidati dai dirigenti, a procrastinare, con una serie di motivazioni giuridiche, l’elezione del Comitato di valutazione che, com’è noto, comprende, grazie alla “buona scuola” , anche genitori ed alunni che nulla sanno di pedagogia e di didattica perchè questo non è il loro mestiere.

O facciamo forse valutare i giudici dagli imputati e i medici dai pazienti?
Di particolare gravità poi i super poteri affidati ai presidi manager attraverso la chiamata diretta dagli ambiti territoriali, con potere di vita e di morte sui insegnanti.

Rivendichiamo invece l’imparzialità della pubblica amministrazione sancita dall’art. 97 della Costituzione, senza esporre la scuola, il personale e gli stessi dirigenti a possibili episodi di nepotismo, favoritismi, lottizzazioni, clientelismo tipico del mondo politico, abusi, arbitrii, episodi di corruzione, visto quelli di cui tutti i giorni la Magistratura deve occuparsi in Italia, e che tutti i giorni leggiamo sulla stampa e sentiamo nei TG, ricatti che potrebbero subire gli stessi dirigenti.

Introduce , la legge della mala scuola, il malaffare nella scuola che finora ne era rimasta esente.

Queste in sintesi le motivazioni principali della mobilitazione senza precedenti nella storia della scuola repubblicana che ha caratterizzato l’ anno scolastico appena trascorso e che continuerà anche questo anno senza soluzione di continuità.

Gianfranca Frau – Responsabile provinciale Gilda
Martedì, 8 settembre 2015
   

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