Gilda

giovedì 15 dicembre 2016

Razionalizzazione. Il Piano trasmesso dalla Provincia alla Regione



La Provincia di Oristano ha trasmesso all'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione la proposta del Piano di Dimensionamento 2017-2018, presentata e discussa nel corso della Conferenza Provinciale scolastica, tenutasi ad Oristano presso l'aula consiliare della Provincia il 7 dicembre u.s. La conferenza è stata preceduta da pre-conferenze propedeutiche alla redazione del Piano, ora al vaglio della Regione che potrà recepirlo o apportare modifiche.
Alla conferenza hanno partecipato l’amministratore straordinario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente e il dirigente del servizio pubblica istruzione, Annalisa Iacuzzi, il Dirigente del MIUR Ufficio VIII - Ambito territoriale di Oristano, i sindaci di Zerfaliu, Palmas Arborea, Santa Giusta, Cuglieri (in rappresentanza dei sindaci dell'Unione dei Comuni Montiferru - Sinis), Villaverde (in rappresentanza dell'Unione dei Comuni dell'Alta Marmilla) e l'assessore ai Servizi Sociali di San Vero Milis con delega del sindaco. Hanno partecipato, inoltre, ventitre dirigenti scolastici e i rappresentanti sindacali di SNALS-CONFSAL, GILDA Insegnanti, CISL Scuola.
Nel corso delle conferenze provinciali è emersa con forza la necessità che la Regione adotti nuovi criteri per il dimensionamento scolastico, che tengano maggiormente conto della peculiarità del territorio, composto per la maggior parte di piccoli e piccolissimi comuni in via di spopolamento.  E’ stata posta in rilievo, inoltre, la necessità che la programmazione della rete scolastica abbia un respiro almeno quinquennale e che la concessione di nuovi indirizzi scolastici tenga conto non solo degli ambiti provinciali, ma anche di quelli confinanti anche se appartenenti ad altre Province (con particolare riferimento all'apertura disposta lo scorso anno di un nuovo istituto agrario a Macomer nonostante la presenza dello stesso indirizzo nel vicinissimo comune di Bosa).
Molti sindaci si sono dichiarati disponibili a collaborare con il MIUR per sostenere parte dei costi che consentano un miglioramento dell'offerta formativa del proprio territorio. E' stato rilevato che spesso i costi del trasporto degli studenti sono pari o superiori a quelli che si dovrebbero sostenere per il mantenimento del presidio scolastico nel Comune.
Sulla proposta si esprimono in senso favorevole i sindaci di Zerfaliu, Palmas Arborea, Santa Giusta, Cuglieri e San Vero Milis, mentre si è dichiarato contrario il sindaco di Villaverde in quanto non è stata accolta la proposta presentata dell'Unione dei Comuni dell'Alta Marmilla, relativa alla globalizzazione di tutte le scuole del territorio della Marmilla e alla istituzione di un nuovo corso con indirizzo agrario nel comune di Ales.


Il Piano, in linea di massima, non introduce cambiamenti sul numero degli istituti di istruzione del primo ciclo che vengono in sostanza confermati, con la sola modifica relativa al PES (Punto Erogazione Servizio) di Cuglieri che passa, su richiesta del Comune di Cuglieri e della Unione dei Comuni Montiferru Sinis, dall'Istituto Comprensivo di Bosa (che rimane ampiamente sopra la soglia richiesta con 1.145 alunni) all'Istituto Comprensivo Montano di Santu Lussurgiu.
Per quanto riguarda gli istituti superiori, viene accorpato l'Istituto Carlo Contini di Oristano all'I.I.S. De Castro di Oristano. Viene inoltre soppresso il P.E.S. - I.T.C. di Mogoro appartenente al I.I.S. De Castro con conseguente trasferimento degli alunni nella sede di Terralba. Viene inoltre accolta la richiesta dell'Istituto Pischedda di Bosa relativamente all'istituzione di un percorso d'istruzione professionale di secondo livello (ex corsi serali) indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera"
Il dato medio, per quanto riguarda gli Istituti Comprensivi, risulta essere di oltre 700 alunni per singola autonomia e di circa 1000 per gli Istituti di Istruzione Superiore. Tutto ciò rispetta la soglia di 600 alunni individuata come minima per il mantenimento dell’autonomia (pur senza deroghe) ed è abbondantemente superiore alla soglia di 400 unità prevista per i comuni montani.
I dati contenuti nel Piano sono stati elaborati tenendo conto delle informazioni fornite dagli uffici territoriali del MIUR e dagli istituti scolastici del territorio.

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