Gilda

sabato 13 dicembre 2014

Due prof oristanesi in sciopero della fame solidarizzano coi colleghi a Roma



Sono in sciopero della fame da ieri anche due docenti oristanesi, che aderiscono alla protesta del comitato lavoratori Q 96 scuola, prevista per il 10, 11 e 12 dicembre, in concomitanza con la discussione in Commissione Bilancio del Senato degli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati. Per solidarietà ai colleghi che presidiano il Senato, in sciopero della fame e impegnati a chiedere al Governo di passare dalle parole ai fatti, Maria Carla Cossu, insegnate al Liceo Classico “De Castro” e Antonietta Serchisu, che insegna nella scuola media di Cabras, non mangeranno per tre giorni.

“E’ necessario che ci sia un atto del governo che ponga rimedio, con urgenza entro il 15 gennaio, scadenza per fare domanda di pensione, alla grave ingiustizia che, per il terzo anno consecutivo, non ha tenuto conto della normativa vigente per i lavoratori del comparto scuola, nonostante avessero già maturato i requisiti per la pensione all’entrata in vigore della legge Fornero, secondo la legge 449/97”, scrivono in una nota i rappresentanti del Comitato che si rifà proprio all’ormai conosciuto meccanismo della cosiddetta “Quota 96″.

“Se dopo tale protesta non verranno da parte del governo risposte adeguate, seguiranno altre iniziative comuni più eclatanti”, continuano. “I Q96 scuola non rinunceranno mai a lottare per la restituzione di un loro diritto maturato, riconosciuto da tutti, scippato e mai ripristinato dai vari governi succedutisi dopo la riforma Fornero”.
Anche altri lavoratori Q96 della scuola, solidali con i colleghi in presidio a Roma, effettueranno nelle stesse giornate uno sciopero della fame nelle proprie istituzioni scolastiche sparse in tutto il Paese.
La componente docente, manifesta in questo modo anche la totale contrarietà ad altre soluzioni alternative alla pensione ipotizzate per i Q 96, quali l’inserimento in un organico funzionale con ruoli non ben definiti e con il rischio di dover svolgere mansioni non conformi alla loro decennale professionalità grazie alla quale hanno contribuito per più di 40 anni della loro vita alla crescita della scuola pubblica
(da LinkOristano.it)

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