Gilda

venerdì 4 novembre 2016

Diplomati Magistrali. Abilitati Pas Tfa Sfp. Inserimento in GaE. Incontro al Miur



In data odierna si é svolto un incontro al Miur per fare il punto sull’ inserimento in GAE dei diplomati magistrali. L’Amministrazione era rappresentata dal Direttore generale del personale, dott.ssa Maria Maddalena Novelli , dalla dott.ssa Valentina Alonso e dal dott. Nicola Mancinelli dell’ufficio del contenzioso.
La dott.ssa Novelli ha riferito sullo stato del contenzioso in atto, per quanto riguarda l’inserimento dei diplomati magistrali nelle graduatorie a esaurimento ed ha spiegato che ciò avverrà solo qualora i ricorrenti dovessero ottenere una pronuncia favorevole.
In particolare, ha fatto presente che l’Amministrazione nel corso di due procedimenti ha promosso un’azione diretta ad ottenere una pronuncia da parte delle Sezioni unite della Cassazione, che dovrebbe fare luce sulla questione della giurisdizione. In altre parole, le Sezioni unite dovranno dichiarare se la questione dei diplomati magistrali va discussa davanti al Tar oppure davanti al Giudice ordinario.
A questo proposito, il dott. Mancinelli ha spiegato che la decisione avrà effetti solo sui giudizi nell’ambito dei quali è stata richiesta. Fermo restando, però, che una pronuncia delle Sezioni unite generalmente influenza tutto il contenzioso nella stessa materia.
Inoltre, il 16 novembre prossimo dovrebbe pronunciarsi anche l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, che dovrebbe chiarire definitivamente gli aspetti controversi delle questioni che riguardano il precariato.
Resta ferma la volontà del Miur di astenersi dall’aprire le graduatorie a tutti i diplomati magistrali e alle altre categorie di abilitati (Scienze della formazione primaria, PAS e TFA) .
Alla richiesta unanime delle Organizzazioni sindacali presenti al tavolo, diretta ad ottenere disposizioni volte a garantire l’uniformità delle procedure di esecuzione delle sentenze, i rappresentanti del Miur hanno fatto presente che le sentenze vanno applicate tassativamente secondo quanto previsto dai giudici.
Pertanto, malgrado gli Uffici periferici si siano regolati in modo difforme, da regione a regione e, talvolta, da provincia a provincia, l’Amministrazione centrale non è nelle condizioni di poter imporre un orientamento univoco. Tanto più che le sentenze vengono notificate volta per volta in tempi diversi e, non di rado, i dispositivi recano prescrizioni differenti.
Le Organizzazioni sindacali, pertanto, hanno fatto presente, congiuntamente, che la soluzione delle varie questioni del precariato non può che avvenire tramite un intervento legislativo che ponga fine alle situazioni di ingiustizia.
La Delegazione

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