Gilda

giovedì 16 luglio 2015

Riforma scuola, Gilda lancia appello per referendum abrogativo. Di una legge che lede profondamente i principi sui quali dovrebbe essere fondata la scuola pubblica statale


"Lanciamo un appello ad associazioni, forze politiche e sindacali per organizzare a settembre un incontro pubblico nazionale a Roma in cui discutere la costituzione di un comitato promotore referendario contro la riforma della scuola". 


A proporre l´iniziativa, nel giorno in cui entra in 
vigore la legge n.107/2015 cosiddetta "La
 Buona Scuola", è la Gilda degli Insegnanti.

"Come abbiamo ribadito più volte nel corso 
dell´ultimo anno, - spiega il coordinatore 
nazionale
 Rino Di Meglio -riteniamo che questa 
legge leda profondamente i principi sui 
quali dovrebbe essere fondata la scuola pubblica 
statale".

I punti maggiormente contestati dalla Gilda
riguardano il rafforzamento della figura del
 dirigente scolastico e il depotenziamento degli
 organi collegiali e della libertà di insegnamento,
 prevista dal primo comma dell´articolo 33
della Costituzione; l´aziendalizzazione delle
istituzioni scolastiche; il riconoscimento di deduzioni
fiscali e di aiuti a favore della scuola paritaria non
statale, che risultano in contrasto con il secondo com
ma dell´art.33 della Costituzione; la
presenza di importanti deleghe al governo e al
 Miur in relazione a materie fondamentali sulle
quali si basa l´organizzazione e la funzione
educativa e formativa della scuola pubblica.

"Contro questa riforma si è creato un fronte 
compatto di cui la Gilda è stata uno degli attori 
principali. Ed è proprio da quest´ampia 
convergenza di posizioni avverse alla ´Buona
 Scuola´ - conclude Di Meglio - che deve 
proseguire la mobilitazione per indire un 
referendum con cui abrogare le parti più 
inaccettabili del testo di legge".


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