"Le 100mila assunzioni previste dalla Buona Scuola sono insufficienti rispetto alla vastissima platea di docenti che ha maturato il diritto alla stabilizzazione ed è altamente improbabile che il Parlamento approvi in tempi record il disegno di legge. Ecco perchè la parte riguardante le immissioni in ruolo deve essere stralciata dal ddl, inserita in un decreto legge e affrontata con un piano pluriennale".
Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, nel suo intervento all´incontro che si è svolto questa mattina a Roma tra i parlamentari e i sindacati della scuola Gilda-Fgu, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal.
"Nel ddl, inoltre, si vieta ai docenti precari di lavorare oltre i 36 mesi, una soluzione illogica al fenomento del precariato e di dubbia costituzionalità - ha sottolineato Di Meglio -.
Se un insegnante è primo in graduatoria, vuol dire che ha i titoli e che è un bravo docente, non può essere licenziato perchè ha lavorato troppo e restare poi in attesa di un concorso che si bandirà chissà quando. Non dimentichiamo che il precariato ha assunto dimensioni così abnormi proprio a causa dell´incapacità dei vari governi di effettuare il reclutamento attraverso i concorsi".
Di Meglio ha poi affrontato la questione della dirigenza scolastica, ribadendo il secco no della Gilda alla gerarchizzazione totale della scuola che affiderebbe ai presidi addirittura la responsabilità didattica.
All´incontro con i parlamentari è seguito nel primo pomeriggio un breve sit-in dei precari in piazza Monte Citorio. Il prossimo appuntamento in piazza sarà il 18 aprile quando tutti i sindacati rappresentativi della scuola si ritroveranno uniti per una grande manifestazione nazionale a Roma.
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