Nella mattina del 13 maggio alle ore 11, si è tenuta un’informativa concernente le disposizioni di assunzione a tempo indeterminato sui posti liberati dai pensionamenti quota 100 a far data dal 1 settembre 2019.
Per l’amministrazione erano presenti Novelli, Alonso, Bruschi e Ponticiello.
Il dott. Bruschi ha avviato l’incontro illustrando la bozza con l’ordinanza che dà il via libera a 4.500 assunzioni in ruolo con decorrenza giuridica 1 settembre 2019 da assegnare sulla base delle graduatorie attualmente esistenti (concorsi e Gae).
Sulla base delle tabelle consegnate alle OO.SS, il numero teorico complessivo di posti derivanti dai pensionamenti quota 100, risulta essere pari a 6.542.
Solo una parte di tali posti verrà assegnata a ruolo con la suddetta modalità, in quanto il MEF ha autorizzato solo un contingente pari, appunto, a 4.500 posti.
L’amministrazione ha, inoltre, precisato che la suddivisione territoriale di tale contingente è stata fatta sulla base delle reali consistenze delle graduatorie utili per l’assunzione a tempo indeterminato. Ciò al fine di consentire un utilizzo reale delle ulteriori nomine autorizzate.
A proposito del numero complessivo di posti liberi ma non assegnati a settembre 2019, che sono pari a circa 9.000, l’amministrazione ha chiarito che tale numero non è dovuto solo ai posti non ancora certificati di quota 100, che ammontano a 6.542, ma anche ad altre fattispecie di pensionamento non registrate in tempo utile per le operazioni di assunzione in ruolo.
La FGU - Gilda degli Insegnanti, durante il suo intervento, ha rimarcato con determinazione l’iniquità prevista da quest’ordinanza che attribuisce una precedenza assoluta alle operazioni di immissione in ruolo sulle sedi liberate a settembre dai pensionamenti quota 100 rispetto a tutte le operazioni sulla mobilità.
La nostra delegazione ha posto in evidenza che tale scelta sarebbe gravemente penalizzante per tutti i docenti di ruolo, danneggiando, in modo particolare, quei docenti soprannumerari per i quali vige il diritto contrattuale di rientro nella sede di precedente titolarità.
La Gilda ha chiesto, quindi, di rivalutare almeno il diritto di precedenza dei perdenti posto, anche per non esporre le operazioni all’ennesimo contezioso.
L’ amministrazione ha risposto citando il testo della legge su cui si fondano le nuove nomine, che parla espressamente di assegnazione con priorità non solo nella provincia ma addirittura sulla sede.
Il dottor Bruschi ha comunque dichiarato di voler ricercare alcuni accorgimenti tecnici per salvaguardare il diritto al rientro nella sede di precedente titolarità di quei colleghi trasferiti d’ufficio con domanda condizionata.
L’amministrazione ha chiesto, quindi, di aggiornare la seduta alle ore 14:00 per verificare la fattibilità di tale operazione.
Nel primo pomeriggio, la dott.ssa Novelli ed il dott. Bruschi hanno confermato la disponibilità da parte dell’amministrazione a salvaguardare la precedenza al rientro di quei docenti trasferiti d’ufficio che hanno sempre espresso la volontà di rientro per mezzo della domanda annuale di trasferimento.
La nostra delegazione ritiene, pertanto, di aver ottenuto un risultato che potrà consentire a diverse centinaia di colleghi di poter fare rientro nella loro sede di titolarità naturale garantendo così anche quella continuità didattica necessaria al buon andamento di tutte le attività scolastiche.
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