Gilda

sabato 26 ottobre 2019

La scuola di Nurachi rischia di chiudere e il sindaco disobbedisce alla Regione. Il no del sindaco Ponti che ha deciso di non rispettare quanto disposto dalla Giunta


Da LinkOristano

È un no deciso quello del sindaco Renzo Ponti all’applicazione della delibera della giunta regionale, che affida il compito al Comune di residenza di erogare i contributi scolastici per gli studenti, anche se questi frequentano in un altro comune.
Secondo il testo della delibera regionale 40/17 del 10 ottobre scorso, “qualora il Comune in cui è situata la scuola frequentata dallo studente, competente per l’erogazione del servizio, sia differente dal Comune di residenza dello studente, la copertura finanziaria della spesa deve gravare sul bilancio del Comune di residenza, salvo il caso in cui il servizio sia interamente finanziato mediante uno specifico contributo, privato o pubblico, ottenuto dal Comune in cui è situata la scuola”.
Secondo il sindaco, la delibera è lesiva per il Comune di Nurachi, in quanto la sua applicazione rischia di provocare la chiusura della scuola.
Renzo Ponti
“La deliberazione della giunta regionale”, afferma il primo cittadino, “carica di oneri finanziari le casse comunali per sostenere chi frequenta la scuola in altri comuni, non tenendo conto che, anche la perdita di due alunni può portare alla chiusura di classi e conseguentemente delle scuole. Significa perdere il legame con la propria comunità sin dalla giovane età, in modo irreversibile, a vantaggio di altri centri, magari più popolati, che non soffrono la situazione di emergenza delle piccole comunità”.
Secondo il sindaco, per garantire il diritto allo studio di coloro che non frequentano le scuole del territorio, si sta ledendo il diritto della quasi totalità dei cittadini di avere garantito un servizio essenziale per la propria comunità.
“Preferisco premiare”, prosegue Ponti, “anche finanziariamente, i cittadini che scelgono i servizi del proprio territorio, oltre che ad accrescere la coesione sociale, per proteggere la nostra comunità da possibili chiusure dei servizi a causa dei numeri ristretti, in applicazione delle leggi scellerate approvate”.
“Un gesto”, continua il primo cittadino, “di tutela per propria comunità, vittima in questi ultimi anni, come tutti i comuni, di pesanti tagli, che compromettono la permanenza dei servizi essenziali, andando contro i buoni propositi di tutelare i comuni e arginare lo spopolamento; perché la lotta allo spopolamento si fa, non deve essere solamente decantata”.
Il sindaco ha inviato una lettera al presidente della Regione Solinas, all’Assessore competente Binacareddu e agli altri organi istituzionali regionali, nella quale comunica che non attuerà quanto disposto dalla Giunta Regionale, chiedendo di rivalutare attentamente quanto deliberato, onde evitare il ripetersi di situazioni come quelle causate dalle decisioni di precedenti giunte regionali che, chiudendo le scuole con le pluriclassi, a garanzia del diritto allo studio degli alunni, provocò a cascata la chiusura di ulteriori scuole e dirigenze scolastiche.
“Si attui finalmente”, conclude il primo cittadino di Nurachi, “il percorso per l’approvazione della Legge Regionale sulla Scuola, con l’obiettivo di salvaguardare i plessi scolastici dei piccoli comuni, attraverso la diminuzione dei numeri minimi previsti dai regolamenti ministeriali”.
Sabato, 26 ottobre 2019

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