Gilda

mercoledì 23 ottobre 2019

Giornata Nazionale Docente, Gilda: “Ridateci il tempo per studiare e insegnare”.




Area contrattuale separata; Consiglio superiore
 della docenza; preside elettivo e garanzie 
disciplinari. Sono queste le proposte per valorizzare
 la professione docente avanzate dalla Gilda 
degli Insegnanti e illustrate nel corso delle 
assemblee provinciali che si sono svolte questa 
mattina contemporaneamente in tutta Italia in 
occasione della Giornata Nazionale del Docente 
indetta dal sindacato.


“Abbiamo voluto dedicare questa giornata agli insegnanti per fare con loro una riflessione sulle condizioni sempre più difficili in cui sono costretti a lavorare ogni giorno - spiega il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, intervenuto all’assemblea che si è svolta a Roma -. È fondamentale che i docenti si riapproprino del tempo per studiare e del piacere di insegnare, combattendo il grande spreco di ore che quotidianamente nelle scuole vengono sottratte alla didattica per colpa della burocrazia”.

“I docenti non possono essere considerati come generici lavoratori della scuola perché la loro professione non ha carattere impiegatizio. In virtù di ciò, chiediamo l’istituzione di un’area di contrattazione separata che tenga conto della specificità della funzione insegnante e la valorizzi”.

Tra le questioni affrontate, anche quella riguardante le sanzioni disciplinari di cui spesso i dirigenti scolastici abusano: “Urgono garanzie per tutelare la libertà di insegnamento messa a rischio dalla figura del dirigente al quale è affidato il doppio ruolo di inquirente e giudice. Chiediamo la terzietà del soggetto al quale viene affidato il potere sanzionatorio e perciò proponiamo l’istituzione del Consiglio superiore della docenza affinché la disciplina non venga utilizzata come un’arma per sopprimere la libertà di insegnamento. Inoltre - aggiunge Di Meglio - proponiamo che il preside venga eletto dal corpo docente con un incarico a tempo che si concentri sul coordinamento degli insegnanti e della didattica, lasciando la funzione amministrativa ad altre figure”.

“Alcune di queste proposte saranno portate al tavolo contrattuale, augurandoci che, diversamente da quanto avvenuto per l’ultimo rinnovo, si discuta anche della parte normativa. Per altre, invece, - conclude il coordinatore nazionale - sono necessari interventi legislativi e, quindi, sono affidate alla sensibilità della politica”.

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