Gilda

mercoledì 23 agosto 2017

Professione docente, on line il numero di settembre. Diversi sono i fili conduttori di questo numero di Professione docente. Oltre a riflessioni sulla sedicente Buonascuola, segnaliamo i contributi in particolare di Ermanno Bencivenga e Fabrizio Tonello. Strumenti utili per uno sguardo meditato critico sulla scuola e sul mondo. Presentazione a cura di Renza Bertuzzi



Diversi sono i fili conduttori di questo numero di Professione docente

C’ è, prima di tutto, ancora e sempre, la riflessione critica dei tanti aspetti dannosi- non solo per i docenti- della Legge 107/2015, sedicente labuonascuola. Quindi, Il fallimento del bonus merito, (Gianluigi Dotti) e Il supermarket della Formazione (Fabrizio Reberschegg). Deve essere chiaro infatti che, anche se la Legge è ormai operativa, non vi è, da parte della Gilda, accettazione né rassegnazione. “Non ci arrendiamo: metteremo in campo tutti gli strumenti della critica e della democrazia per modificare i provvedimenti sbagliati”, dice il Coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, nell’ intervista a Ester Trevisan, nella quale si analizzano i punti devastanti della Legge che tanto disagio e sconforto ha portato nelle scuole e tra i docenti e si puntualizzano le analisi e le proposte politiche della Gilda. L’ inizio di un nuovo scolastico non sarà certo confortante, son solo perché i docenti ritroveranno l’ atmosfera confusa della burocrazia invasiva , capace di abbattere la passione di insegnare, ma anche perché, ancora una volta- da fonti internazionali- si apprende il livello economico ormai ai limiti della sopravvivenza dei docenti italiani (Docenti italiani sempre più poveriEster Trevisan). Tuttavia, sottolinea Di Meglio, “Sono convinto che solo una categoria più cosciente in questo senso possa riuscire a promuovere il miglioramento della propria condizione” Quindi, altra strada non vi è e non quella del non abbassare la guardia sui diritti e sui doveri e sul ... logos. Ovvero su quella capacità di riprendere i fili di un discorso pubblico che privilegi la logica e non le viscere o i sentimenti , perché, ci racconta Ermanno Bencivenganei suoi libri e nell’ intervista (Renza Bertuzzi) stiamo correndo il pericolo di veder scomparire il pensiero.

Come dargli torto. Per questo, ma anche per mettere in campo tutti gli strumenti della critica, ci sarà il tradizionale Convegno della Gilda, il 5 ottobre, giornata internazionale dell’ insegnante, dedicato a “La scuola dalla Costituzione alla Legge 107/2015, passando per Don Milani”, che vedrà la presenza del professor Ermanno Bencivenga, docente di filosofia e humanities (scienze umane) all´Università di California, Irvine, del professor Adolfo Scotto Di Luzio (università di Bergamo, autore de “ La scuola che vorrei “ Mondadori) , del professor Frank Furedi professore emerito di sociologia all´Università del Kent, Regno Unito (autore di “Fatica sprecata. Perché la scuola oggi non funziona” Vita e Pensiero).

Poi ancora molto altro: l’ importanza del lavoro manuale a scuola (nulla a che vedere, naturalmente con l’ alternanza scuola-lavoro) per scoprire una vita diversa dal compulsare sul telefonino, partendo dal libro cult “Lo zen e la manutenzione della motocicletta” (Fabrizio Tonello); la riflessione sul buonismo a scuola (Il buonismo non aiuta e la vittoria della mediocrità genera ignoranza e disoccupazionePiero Morpurgo) il solito sguardo sull’ America, per scoprire, questa volta, una deriva preoccupante: l’ altissimo costo dell’ istruzione universitaria causa l’ espulsione dei ceti medi dai benefici delle cure mediche (Marco Morini); una ricognizione internazionale, partendo da un libro, Trump &Co.. sul fenomeno ormai diffuso per cui ai miliardari vengono affidate (dai poveri) le sorti dei Paesi. Un fenomeno inquietante che si riflette nel desiderio e nella ricerca di un uomo solo al comando, di infausta memoria e che vediamo replicato, in sedicesimo, nella Legge della buonascuola che ha affidato poteri quasi assoluti al Dirigente scolastico (Miliardari al potere (con il voto dei poveri)Sebastiano Leotta).

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