Viva soddisfazione
per le 530 mila firme raccolte contro “la Buona Scuola”, anche con il contributo della nostra Provincia.
E
ciò, nonostante le gravi difficoltà nelle quali ci siamo dovuti
muovere.
In
un periodo in cui eravamo impegnati in modo superlativo per la
consulenza e l'assistenza a Colleghe e Colleghi per la compilazione
delle domande di mobilità.
Ma
anche per le difficoltà burocratiche talvolta frapposte alla
partecipazione dei Cittadini.
Ci
riferiscono ad esempio di qualche Comune nel quale l'Impiegato
addetto all'autentica delle firme riceveva il pubblico solo pochi
giorni la settimana e ad orario limitatissimo impedendo di fatto agli
Insegnanti che lavoravano, di poter firmare.
Vivo
rammarico però esprimiamo per il fatto che sono stati troppo
poche/chi le Colleghe e i Colleghi che in Provincia hanno firmato.
Evidentemente
non hanno colto a pieno la portata della posta in gioco.
Certo
non sarà facile convincere milioni di Cittadini ad andare a votare,
quando sarà il momento, data la disaffezione dimostrata nei
precedenti Referendum e anche per la troppo diffusa opinione che vede
Insegnanti come privilegiati, quelli che non solo hanno lavoro e
stipendio ma avrebbero pure tre mesi di ferie e lavorerebbero poco.
Questa
leggenda metropolitana è dura a morire!
Deve
comunque essere chiaro a Colleghe e Colleghi che già l'essere
riusciti a superare abbondantemente le 500 mila firme richieste, è
un grossissimo successo: parte in questo momento un chiarissimo e
fortissimo messaggio a Renzi e al suo governo, che la pseudo riforma
così come è stata fatta non piace assolutamente né al Personale
della Scuola né ai Cittadini.
Alle
Colleghe e Colleghi che non hanno ritenuto di andare a firmare e di fare l'impossibile per superare le difficoltà che si frapponevano
all'esercizio di questo diritto sancito dalla Costituzione,
ricordiamo che a niente serve mugugnare in corridoio contro la legge
della mala scuola, contro chi l'ha partorita e contro le altre storture che vediamo.
Servono
invece atti concreti da porre in essere quando è il momento e quando
ce n'è la possibilità.
E
quello delle firme contro la mala scuola era il momento e c'era la
possibilità.
E'
poi inutile piangere sul latte versato quando ci mangiano la
pastasciutta in testa!
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