Gilda

mercoledì 9 settembre 2020

Ricostruzione di Carriera. Scadenza 31 dicembre


Come avviene da qualche anno, è possibile presentare domanda di ricostruzione di carriera direttamente su Istanze Online. Il periodo previsto per la presentazione delle domande va dal 1 settembre al 31 dicembre.
La ricostruzione la possono chiedere tutti i docenti che abbiano avuto la “conferma in ruolo”

A cosa serve la ricostruzione di carriera?

La ricostruzione di carriera serve a farsi riconoscere il servizio preruolo ai fini dell’anzianità di servizio e del giusto collocamento nella fascia stipendiale spettante.

Quale servizio viene riconosciuto?

Viene riconosciuto tutto il servizio preruolo prestato nelle scuole statali che sia di almeno 180 giorni in un anno scolastico oppure che sia dal 1 febbraio fino al termine delle lezioni, scrutini compresi.
Viene inoltre riconosciuto il servizio di leva, il servizio civile e il servizio prestato nelle università come professore, assistente incaricato o straordinario

Quanto viene riconosciuto?

L’articolo 485 del decreto legislativo n. 297/94 prevede che i primi quattro anni di servizio pre-ruolo o in altro ruolo sono da considerarsi per intero come servizio di ruolo ai fini giuridici ed economici; gli anni successivi ai primi quattro, invece, sono valutati per i due terzi ai fini giuridici ed economici.

Come si presenta la domanda?

Su istanze online si deve prima compilare la “Dichiarazione dei servizi” accedendo alla relativa funzione. I servizi su istanze online sono già precaricati, si tratterà quindi semplicemente di confermare o eventualmente integrare quanto è già presente. Successivamente si dovrà accedere alla funzione relativa alla richiesta di “ricostruzione di carriera” e procedere all’invio della domanda che verrà recapitata alla scuola di titolarità.

Tempi di prescrizione

Per i benefici economici la domanda va fatta entro 5 anni. 

Tempistica

Una volta presentata la domanda, la scuola ha tempo fino al 28 febbraio per procedere alla verifica delle dichiarazioni ed inviare il decreto alla Ragioneria dello Stato che lo applicherà collocando il docente nella giusta fascia stipendiale e riconoscendo gli eventuali arretrati.
(da InfoDocenti.it)

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