Gilda

martedì 19 maggio 2020

Concorso straordinario. Ricorsi per precari sostegno esclusi. La Gilda degli Insegnanti scende in campo per rivendicare il diritto negato ai precari di sostegno



La Gilda degli Insegnanti scende in campo per rivendicare il diritto negato ai precari di sostegno di partecipare al concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Assistiti dall’avvocato Michele Bonetti, esperto di legislazione scolastica, i docenti potranno aderire ai ricorsi collettivi promossi dal sindacato per vedersi riconosciuta la possibilità di accedere alle prove concorsuali e ottenere la tanto agognata stabilizzazione.



“I requisiti di partecipazione fissati dal decreto ministeriale 510/2020 – dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – tagliano le gambe a una categoria di docenti che, pur non essendo specializzati o avendo conseguito la specializzazione su un altro grado di scuola, da anni mette a disposizione la propria esperienza e professionalità per fronteggiare la sempre più grave carenza di insegnanti di sostegno. Il ricorso è volto principalmente a sollevare l’illegittimità della loro esclusione dal concorso straordinario nell’ottica, però, di una più ampia battaglia politica per ottenere l’immissione in ruolo.”

“Si tratta di docenti che, non potendo cogliere questa opportunità di stabilizzazione, prenderanno tutti servizio come precari anche nel prossimo anno scolastico – denuncia Di Meglio -. In pratica, l’Amministrazione continuerà a sfruttarli e a privarli di quella serenità lavorativa così importante non soltanto per loro, ma anche per gli studenti e le loro famiglie. La volontà politica di non stabilizzarli – conclude il coordinatore nazionale della Gilda - è contraria allo Stato di diritto e alla nostra Costituzione”.

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