“Siamo riusciti ad ottenere la conferma degli organici
che, dunque, restano uguali rispetto allo scorso
anno. Nella situazione che si è creata a
causa dell’emergenza sanitaria, è necessario
lasciare stabile il numero di posti, perché alla ripresa
delle attività didattiche in presenza sarà
indispensabile prevedere sia misure di distanziamento,
sia misure di recupero degli apprendimenti,
considerato che la didattica a distanza, essendo per
sua natura un surrogato della scuola, non ha
permesso di completare la preparazione degli
studenti. Il mantenimento dell’organico
2019/2020, inoltre, limiterà notevolmente
anche la creazione dei soprannumerari e
permetterà di ridurre il numero di alunni per classe”.
che, dunque, restano uguali rispetto allo scorso
anno. Nella situazione che si è creata a
causa dell’emergenza sanitaria, è necessario
lasciare stabile il numero di posti, perché alla ripresa
delle attività didattiche in presenza sarà
indispensabile prevedere sia misure di distanziamento,
sia misure di recupero degli apprendimenti,
considerato che la didattica a distanza, essendo per
sua natura un surrogato della scuola, non ha
permesso di completare la preparazione degli
studenti. Il mantenimento dell’organico
2019/2020, inoltre, limiterà notevolmente
anche la creazione dei soprannumerari e
permetterà di ridurre il numero di alunni per classe”.
Considerato che i posti in organico non
subiranno riduzioni, la Gilda chiede di tener conto
della situazione degli istituti professionali che,
penalizzati dalla riforma, hanno visto aumentare i
carichi di lavoro dei docenti.
subiranno riduzioni, la Gilda chiede di tener conto
della situazione degli istituti professionali che,
penalizzati dalla riforma, hanno visto aumentare i
carichi di lavoro dei docenti.
“Posto che anche la distribuzione dei posti alle
Regioni resta invariato rispetto all’anno scorso –
conclude la Gilda - il prossimo passaggio
importante consisterà nel confronto
con le amministrazioni periferiche. Auspichiamo,
dunque, di essere convocati a breve dai dirigenti
degli uffici scolastici regionali per discutere i
criteri di ripartizione dei posti sul territorio”.
Regioni resta invariato rispetto all’anno scorso –
conclude la Gilda - il prossimo passaggio
importante consisterà nel confronto
con le amministrazioni periferiche. Auspichiamo,
dunque, di essere convocati a breve dai dirigenti
degli uffici scolastici regionali per discutere i
criteri di ripartizione dei posti sul territorio”.
Roma, 8 aprile 2020
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
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