Nel lungo confronto intercorso in materia di reclutamento più volte FLC CGIL, CISL Scuola, UIL
Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno avanzato proposte e formulato osservazioni
la cui fondatezza e attualità trovano conferma nella sopravvenuta e imprevedibile condizione
di emergenza.
È infatti del tutto evidente l’impossibilità di conseguire, attraverso lo strumento concorsuale
a tal fine destinato, l’obiettivo di stabilizzare, sin dal 1° settembre 2020, il rapporto di lavoro
dei docenti precari con tre annualità di servizio e consentire la continuità didattica in una
situazione di emergenza che non solo lo chiede, ma lo esige.
Nel contempo l’impossibilità di
effettuare concorsi ordinari nell’attuale situazione di divieto normativo non consente di
definire tempi certi di svolgimento delle procedure per coprire tutti i posti disponibili, per cui
si rende necessario trovare strumenti idonei per garantire la continuità delle attività
didattiche.
Non hanno avuto peraltro ascolto i rilievi volti a proporre forme di semplificazione
del medesimo percorso concorsuale, evitando procedure in presenza sia per il concorso
straordinario, sia per la procedura finalizzata alle sole abilitazioni (anche con riferimento ai
docenti già di ruolo con titolo per altro insegnamento), per la quale sarebbe stato opportuno
un percorso semplificato con esclusione della prova scritta computer based che, stante la
attuale situazione di emergenza, non può essere in alcun modo calendarizzata ed effettuata.
Stante l’ineludibile necessità di avere tutte le cattedre occupate all’apertura del nuovo anno
scolastico, occorre studiare misure di copertura delle stesse con provvedimenti più agili e
tempestivi di carattere straordinario, anche per quanto riguarda i posti di sostegno.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams, in coerenza con quanto
da sempre sostenuto nel corso del confronto, ribadiscono la richiesta di eliminare la prova
computer based sostituendola con una graduatoria per titoli, da cui attingere per l’accesso
alle fasi successive, di cui può essere mantenuta la struttura comprendente percorso
formativo e una prova orale selettiva a conclusione dello stesso, con valore abilitante e di
conferma in ruolo.
Solo in questo modo si può realisticamente ipotizzare l’assunzione a tempo indeterminato dei
docenti con effettiva decorrenza dal prossimo 1° settembre, offrendo al personale interessato
e alle scuole condizioni di stabilità del lavoro, evitando l’ulteriore espansione di un precariato
già oggi eccessivamente esteso.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams ribadiscono inoltre il
proprio dissenso per la decisione di non consentire la partecipazione alle due procedure anche
dei docenti precari con servizio esclusivamente sul sostegno e privi del titolo di
specializzazione, così come riscontrano il mancato accoglimento della richiesta di un diverso
equilibrio nell’ambito delle varie voci della tabella dei punteggi, con una più significativa
valorizzazione del servizio che assicuri il giusto riconoscimento alla professionalità acquisita
con l’esperienza di lavoro.
Fermo restando le rivendicazioni sopra evidenziate, si valuta come illogica e discriminante la scelta di stabilire un differente numero di quesiti per la prova
computer based, prevedendone 20 in più (80 anziché 60) per la procedura finalizzata alle
assunzioni.
Né appare plausibile la motivazione addotta dall’amministrazione a sostegno del diniego
all’introduzione di modifiche ai testi dei bandi, asserendo che ciò renderebbe necessaria una
nuova richiesta di espressione di parere da parte del CSPI.
Peraltro va considerato che molte
di queste criticità sono state sollevate dallo stesso CSPI nel recente parere espresso sulle
procedure abilitanti. In presenza di un’emergenza straordinaria, non si può indugiare su
eccezioni di carattere burocratico, peraltro facilmente superabili se assunte con la necessaria
determinazione a livello politico.
Si ribadisce infine la richiesta, coerente con l’intesa siglata a ottobre dello scorso anno, di
avviare il confronto sui percorsi abilitanti a regime, rivendicando il diritto di accesso alla
formazione abilitante per quelle migliaia di precari, docenti con servizio misto e di ruolo in
altra classe di concorso che da anni lavorano nella scuola, pur non avendo 36 mesi di servizio
specifico.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams restano dell’avviso che
l’esplodere di un’emergenza con effetti di vero e proprio sconvolgimento del contesto di
riferimento avrebbe non solo giustificato, ma addirittura imposto una complessiva
riconsiderazione di tutta la materia del reclutamento. Sono infatti profondamente cambiate
le condizioni e le prospettive di un confronto protrattosi per mesi fra sindacati e
Amministrazione, di cui le procedure in esame costituivano l’esito, frutto di complesse
mediazioni, da ultimo peraltro in qualche misura disattese. Invocare ora l’urgenza dei tempi,
nel momento in cui è venuta meno ogni possibilità di svolgere le procedure prima del prossimo
mese di settembre, sembra in realtà soltanto nascondere una totale indisponibilità rispetto
alle istanze che più volte le OO. SS., e in particolare nel corso dell’incontro del 30 gennaio u.s.,
hanno inteso formalmente riproporre.
Roma, 21 aprile 2020
Flc CGIL
Francesco Sinopoli
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini
GILDA Unams
Rino Di
Nessun commento:
Posta un commento