(Da LinkOristano.it)
Nel Piano di dimensionamento scolastico anche il “Caso Ghilarza”
L’assessore Firino ascoltata dalla Commissione regionale
Anche il caso degli accorpamenti delle scuole di Ghilarza nella discussione sul Piano di dimensionamento scolastico regionale, al vaglio della Seconda Commissione “Lavoro e Cultura” del Consiglio regionale. Il Piano è stato deliberato dalla Giunta regionale lo scorso 14 gennaio. Il parlamentino presieduto da Gavino Manca ha concluso nella tarda serata di ieri le audizioni dell’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani.
Sui contenuti del Piano, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani ha espresso alcune perplessità sulla riorganizzazione della rete scolastica. «A parte l’accorpamento delle scuole di Mamoiada e Fonni non si registrano altri interventi rilevanti – ha sottolineato Feliziani – si sarebbe potuto fare di più in termini di riduzione e razionalizzazione delle realtà sottodimensionate. In Sardegna rimangono ancora troppe le autonomie scolastiche». Feliziani ha auspicato interventi di respiro pluriennale che consentano una programmazione più efficace.Questa mattina saranno invece sentiti i rappresentanti di Anci, Associazione degli Enti locali e sindacati. Con il parere della Commissione, la Giunta potrà adottare la delibera definitiva che dovrà poi essere recepita dall’Ufficio scolastico regionale per procedere alla definizione della rete scolastica e dell’offerta formativa.
Per quanto riguarda invece l’offerta formativa, il direttore dell’ Ufficio scolastico regionale ha segnalato una proliferazione di indirizzi. «Probabilmente non c’è stata la giusta attenzione per evitare competizioni tra scuole limitrofe. In una regione dove diminuisce la popolazione scolastica (circa 2500 studenti in meno ogni anno) l’aumento degli indirizzi favorisce la polverizzazione delle iscrizioni».
Subito dopo la Commissione ha sentito l’assessore Firino che ha illustrato i principi ispiratori del Piano. «Quest’anno la Regione ha dettato le linee guida e rinunciato ad esercitare il potere sostitutivo seguendo le indicazioni arrivate dai piani approvati dalle conferenze provinciali. Ciò ha portato a un ampliamento degli indirizzi che, se da un lato arricchisce l’offerta formativa, dall’altro rischia di creare un’ipertrofia degli indirizzi stessi. E’ un elemento su cui ragionare se si vuole raggiungere l’obiettivo di valorizzare le eccellenze». Il caso più eclatante, segnalato dal consigliere Pierfranco Zanchetta, è quello della Gallura dove la conferenza provinciale ha chiesto l’attivazione dell’indirizzo nautico presso l’Istituto “Deffenu” di Olbia pur essendo già presente nello storico Istituto Tecnico Nautico “Domenico Millelire” di La Maddalena.
Firino si è poi soffermata su alcuni casi di accorpamento di istituti che hanno creato malumore nei territori (Ghilarza, Budoni, Sant’Antonio di Gallura, Thiesi, Selargius etc): «Lavoriamo per creare le condizioni migliori. In alcuni casi si è trattato di errori materiali (accorpamento Sant’Antonio di Gallura con Calangianus ndr), in altri si è deciso di procedere agli accorpamenti anziché optare per istituti globali perché questo avrebbe penalizzato le scuole superiori a vantaggio delle primarie dove si concentra un maggior numero di studenti. In ogni caso, si è cercato di trovare un equilibrio tra le diverse esigenze avanzate dai singoli territori».
Mercoledì, 3 febbraio 2016
Nostro commento.
L’Amministrazione Scolastica in Sardegna in persona del Direttore Feliziani si conferma ancora una volta più realista del re!
Sono gravi i danni arrecati alla scuola dalla feroce razionalizzazione di tutti questi anni che ha dissanguato la regione e la provincia in particolare creando in esse la desertificazione scolastica .