Gilda

sabato 11 ottobre 2014

Il giudice intima:«Undici precari vanno risarciti»



Sentenza in appello
Il giudice intima:«Undici precari vanno risarciti» 

Undici docenti precari vedranno riconosciuti gli stessi diritti dei docenti di ruolo.
La Corte di appello di Sassari dice stop all'abuso del contratto a termine dando ragione agli insegnanti nuoresi. La battaglia intrapresa dalla vice coordinatrice nazionale della Gilda Maria Domenica Di Patre, è stata patrocinata dall'avvocato Claudio Solinas, che ha proposto ricorso al ministero dell'Istruzione chiedendo la stabilizzazione e, in subordine, il risarcimento dei danni subiti a causa della condizione di precariato vissuta per anni da 11 docenti.

LA VICENDA L'avvocato Solinas, nel ricorso in primo grado, deciso qualche anno fa dal Tribunale di Nuoro aveva eccepito la illegittimità del termine apposto ai contratti che si erano succeduti nel corso degli anni scolastici per il conferimento delle supplenze. I docenti vengono inseriti in una graduatoria per anni, dopo aver superato un concorso ordinario, beneficiari solo di una serie illimitata di contratti a termine successivi, frustrati da una condizione di precarietà che non cessa se non con l'immissione in ruolo. La ripetizione dei contratti a termine successivi, da settembre a giugno, e poi licenziati per luglio e agosto di ogni anno scolastico, non dà diritto se non a uno stipendio base che resta immutato nel tempo anche dopo decine e decine di anni. «Una ingiustizia insopportabile», osserva Maria Domenica Di Patre.
Con lei anche il legale si è battuto ottenendo il riconoscimento a favore dei precari della progressione stipendiale, degli scatti di anzianità, della retribuzione per i mesi estivi di ciascun anno scolastico.

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