Gilda

martedì 15 settembre 2020

Supplenze. I Dirigenti scolastici dovranno validare i punteggi


In questi giorni i vari uffici scolastici si stanno apprestando, tra mille difficoltà e blocchi informatici ad assegnare gli incarichi a tempo determinato ai docenti.


 Sono decine di migliaia le cattedre rimaste scoperte e si ritiene che quest’anno le supplenze supereranno quota 200.000. Le cattedre scoperte sono soprattutto sul sostegno e al nord Italia. 

Molte perplessità ha destato la gestione delle GPS, le cui graduatorie sono state pubblicate da subito definitive e per le quali sono state concesse dall’amministrazione solo variazioni in autotutela. 

L’unica possibilità di ricorso è quella al TAR.

 Le difficoltà nascono da un sistema informatico che ha mostrato tante pecche in fase di inserimento delle domande.

 Ricordiamo i lunghi periodi in cui la domanda non era accessibile e i continui cambiamenti alla maschera di immissione dei titoli. Questo ha creato confusione, a questo si è aggiunta un’importante modifica della tabella titoli. 

In molte situazioni gli uffici scolastici provinciali non hanno provveduto ad approfondite verifiche, ma hanno pubblicato la graduatoria così come era data dal sistema. Questo però ha generato proteste da chi soprattutto si è visto scavalcare in graduatoria da colleghi che in passato avevano molti meno punti e ha generato una corsa all’accesso agli atti.

In realtà al momento della stipula della prima supplenza la scuola che dovrà assegnare l’incarico dovrà aver cura di verificare tutti i titoli. Questo servirà per scovare eventuali titoli falsi oppure la mancanza dei requisiti. 
E anche per formare, con i titoli dichiarati e accertati, una anagrafe nazionale che speriamo serva ad evitare che ad ogni nuova domanda si debbano ridocumentare tutti i titoli.
Nel caso di dichiarazioni false la scuola dovrà dare immediata comunicazione all’ufficio scolastico provinciale che dovrà prendere i provvedimenti necessari

Nessun commento:

Posta un commento