Questa mattina si è tenuto, presso il Ministero dell´Istruzione, l´incontro delle OO.SS. con la ministra on. Lucia Azzolina sull´emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus.
La ministra ha riferito che la macchina ministeriale si è mossa su indicazione delle più alte cariche sanitarie del paese per far fronte alla situazione di emergenza che si è verificata tra venerdì e sabato scorso.
Ha chiesto l´impegno di tutte le forze sociali per cercare di contenere soprattutto le notizie infondate che creano panico e paura tra il personale della scuola, gli studenti e le famiglie ed ha citato come esempio la diffusione della notizia, assolutamente non vera, che il Governo avrebbe chiuso tutte le scuole d´Italia. Ha precisato che nel corso dell´incontro con i governatori delle regioni è stato deciso di non chiudere le scuole di tutto il paese, ma di intervenire solo nelle aree in cui vi è un focolaio di coronavirus.
Il capo di Gabinetto ha poi illustrato l´attività del Ministero fin dalla giornata di venerdì 21/02, le norme generali del d.lgs. del 22/02 e quelle specifiche per le scuole del DPCM del 25/02. La macchina ministeriale è pronta sia, come tutti auspicano, per tornare alla normalità sia per una successiva fase di inasprimento delle misure se la situazione dovesse aggravarsi.
Per quanto riguarda la possibilità di coprire questi giorni di chiusura delle scuole per le regioni a rischio, il capo di Gabinetto ha previsto la possibilità di potenziare la didattica a distanza anche con accordi e progetti gestiti da aziende che hanno offerto la propria collaborazione.
La nostra delegazione ha ringraziato la ministra per la condivisione del tavolo, ma ha chiesto che il confronto diventi permanente per poter dare un contributo fattivo nella gestione dell´emergenza.
Ha segnalato soprattutto la necessità di un intervento chiarificatore con linee guida per le scuole sulla questione della cancellazione di tutte le tipologie di uscite didattiche, comprese le attività di PCTO. In particolare rispetto alle garanzie di restituzione delle somme già pagate dai genitori degli alunni.
Per l´insegnamento a distanza ha prospettato tutte le difficoltà inerenti alla sua applicazione su grande scala in mancanza degli strumenti e dei mezzi nonché della formazione dei docenti. Per cui, nulla osta se si tratta di continuare in realtà già avviate e sperimentate e temporanee, ma non si ritiene possibile effettuarla su larga scala. A questo si aggiunge il rischio dell´ingresso nelle scuole di aziende private che forniscano servizi senza garanzie e regole certe.
Allo stesso modo, la possibilità di convocare e riunire gli organi collegiali in teleconferenza sembra improbabile da realizzare con i numeri del Collegio docenti, che sulle questioni didattiche rimane titolare di tutte le prerogative, comprese quelle sull´insegnamento a distanza.
Le OO.SS. hanno inoltre chiesto chiarezza sull´uniformità delle norme, in particolare per le decisioni sulla sospensione delle lezioni piuttosto che di chiusura delle scuole. La ministra ha dichiarato che avrebbe preferito che ci fosse solo una dicitura chiara per tutto il territorio nazionale, ma che le regioni hanno fatto in modo diverso. Per cui là dove le lezioni sono sospese, il personale non-docente è tenuto a recarsi al lavoro mentre là dove le scuole sono chiuse, non c´è obbligo per nessuno.
Tutte le OO.SS. hanno dichiarato che, dopo l´assunzione di responsabilità dimostrata con la revoca dello sciopero del 6 marzo, anche su richiesta della Commissione di Garanzia, si attendono uno scatto di responsabilità anche da parte del Ministero sulle questioni oggetto dello sciopero.
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