La politica nel suo complesso è chiamata ad un atto di responsabilità evitando che le scuole inizino la loro attività a settembre in una situazione priva di prospettive rispetto all´assenza di personale stabile su decine di migliaia di cattedre e posti di personale ATA.
Per rispondere a tale emergenza il confronto fra le scriventi Organizzazioni Sindacali e il ministro dell´Istruzione, alla luce di quanto concordato nell´intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile, ha portato alla definizione condivisa di un provvedimento d´urgenza per dare risposte alla Scuola e al personale precario, destinato a crescere in maniera esponenziale in assenza di interventi normativi.
Questo provvedimento, dopo aver avuto il via libera per la sua definizione nel Consiglio dei Ministri del 6 Agosto scorso, è ora nel "limbo" del "salvo intese", formula che lascia margini di modifiche, ma che di fatto riconosce tempi e modi di un opportuno intervento legislativo per dare prospettive positive al mondo della Scuola.
Le scriventi organizzazioni, ampiamente rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca, sono ben consapevoli della fase estremamente delicata che il Paese sta vivendo per la sopraggiunta crisi di governo e il conseguente impegno cui le forze politiche sono chiamate per dar vita a un nuovo esecutivo, con tempi che si prospettano in ogni caso troppo lunghi per le urgenze della Scuola.
Invitano pertanto il Presidente Conte a dare seguito al Decreto Legge che rappresenta il primo atto di quell´accordo che egli ha direttamente sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali e che contiene le risposte che la Scuola reale richiede.
I contenuti di quell´Intesa conservano in ogni caso valenza strategica per le scriventi organizzazioni in materia di reclutamento e precariato, con l´obiettivo di contrastare la precarietà e dare giusto e legittimo riconoscimento all´esperienza di lavoro.
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