Il risarcimento riconosciuto dal Tribunale del Lavoro di Torino è di 22.000 euro. Sono stati riconosciuti anche gli scatti di anzianità, ma non la stabilizzazione, perchè la normativa italiana prevede il concorso per essere immessi in ruolo.
La notizia è diffusa da La Stampa. Ed è positiva, da stappare le bottiglie di spumante. Il giudice Daniela Paliaga del Tribunale di Torino ha disposto di risarcire il docente precario da 7 anni con una cospicua somma di denaro: quindici volte il suo attuale stipendio (circa 1.500 euro, in totale quindi 22 mila euro).
Il giudice ha inoltre riconosciuto gli scatti di anzianità, e questo sarà un punto molto importante qualora la riforma La Buona Scuola sarà attuata nella forma finora presentata.
Non è stata invece disposta l'immissione in ruolo, con la motivazione che, si legge sul quotidiano "la legge italiana indica nel concorso la via maestra per diventare insegnanti di ruolo"
E, sulla scia di una sentenza pilota emessa dallo stesso giudice nel 2009, ha ordinato di riconoscerle anche gli scatti di anzianità che avrebbe maturato se fosse diventata insegnante di ruolo anziché ripartire da zero ogni anno. Non ha invece disposto l'assunzione, possibilità che la Corte europea aveva ammesso, perché la legge italiana indica nel concorso la via maestra per diventare insegnanti di ruolo.
Sembra essere questa la via seguita dai giudici che si sono espressi finora, dopo la sentenza europea sul precariato.
A questo punto il Governo deve indicare in tempi brevi quali saranno le prossime modalità di reclutamento. Ma su di esse il dibattito politico è molto acceso, dal momento che alcune forze politiche chiedono la stabilizzazione senza concorso per coloro che possono vantare i requisiti di servizio indicati nella sentenza europea.
(da OrizzonteScuola.it)
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