(fonte: LinkOristano.it)
Nuova ordinanza del sindaco Andrea Lutzu
La nuova ordinanza si concentra su due punti in particolare: i campionati indetti dalle federazioni sportive e l’utilizzo della mascherine.
Modificando quanto stabilito con l’ordinanza dello scorso 10 settembre, nel rispetto delle norme di sicurezza e dei protocolli nazionali viene consentito lo svolgimento, esclusivamente a porte chiuse (senza pubblico), delle competizioni sportive ufficiali inserite nei calendari delle Federazioni sportive nazionali. Con le medesime modalità sono autorizzate anche le attività preparatorie (allenamenti) alle competizioni. Sono possibili specifiche, motivate, deroghe per singoli eventi o singole giornate sportive, previa autorizzazione dell’amministrazione e nel più assoluto rispetto delle norme generali di tutela contro la diffusione del virus. Al fine di prevenire qualsiasi forma di assembramento, restano in vigore i divieti per le altre manifestazioni pubbliche.
Per quanto riguarda le mascherine l’ordinanza stabilisce l’obbligo per ogni individuo ad avere sempre con sé la mascherina quando non si è nel proprio domicilio o residenza.
L’utilizzo della mascherina “è obbligatorio su tutto il territorio comunale anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, scuole, impianti sportivi, aree mercatali, uffici pubblici o luoghi di interesse pubblico. Sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 6 anni e le persone affette da disabilità e patologie incompatibili con l’uso continuativo della mascherina; la mascherina deve essere indossata correttamente, ovvero deve coprire dal mento al di sopra del naso: indossare irregolarmente la mascherina, come ad esempio tenerla sotto il mento equivale a non indossarla e configura inottemperanza alle prescrizioni imposte per contenere il diffondersi dell’emergenza epidemiologica”.
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