“Con la campanella suonata questa mattina nelle scuole della provincia autonoma di Bolzano, hanno preso il via le attività didattiche in Italia. Auguro un buon inizio d’anno a tutti i docenti, a tutto il personale scolastico e a tutte le studentesse e agli studenti: se la scuola va avanti nonostante tanti problemi e tante difficoltà, è grazie all’impegno quotidiano degli insegnanti e dei dipendenti delle istituzioni scolastiche”.
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, nel suo messaggio indirizzato alla comunità scolastica in occasione dell’inizio delle lezioni.
“Quest’anno scolastico si apre con il giuramento di fedeltà alla Repubblica e l’insediamento del nuovo ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti del quale apprezziamo la richiesta di 2 miliardi di euro da destinare alla scuola. Al nuovo responsabile del Miur - afferma Di Meglio - chiediamo di intervenire per sburocratizzare il lavoro degli insegnanti, contrastando la deriva impiegatizia, e di valorizzare la funzione e la professione docente sempre più mortificata da un modello di scuola ‘progettificio’. L’essenza autentica del lavoro di un bravo docente si estrinseca nel rapporto con i suoi discenti, nella trasmissione del sapere e nello scambio con loro. Tutto il resto - incalza Di Meglio - è un fardello che grava indebitamente sulle spalle degli insegnanti e del quale vanno liberati”.
Riferendosi alle prime parole pronunciate da Fioramonti in qualità di ministro, il coordinatore nazionale della Gilda giudica importante la presa di posizione rispetto al decreto precari che il successore di Bussetti ha dichiarato di voler far ripartire nel primo Consiglio dei Ministri per mandarlo in porto il prima possibile.
Infine il coordinatore della Gilda lancia un appello agli insegnanti affinché la prima rivoluzione parta da loro: “Bisogna avere coscienza di non essere semplici individui ma professionisti, e quindi cominciare ad avere una conoscenza sempre più approfondita dei propri diritti, dei propri doveri e delle proprie responsabilità. Dal canto nostro - conclude Di Meglio - assicuriamo ai docenti il nostro costante impegno per una scuola che realizzi sempre e pienamente il mandato istituzionale assegnatole dalla nostra Costituzione”.
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