Abbiamo ascoltato con interesse l’intervento del Ministro Bussetti alle commissioni istruzione riunite di Camera e Senato nel corso del quale ha toccato i numerosi problemi irrisolti della scuola italiana, dall’edilizia alla sovrapposizione, talvolta confusa, di riforme succedutesi negli ultimi anni.
Mentre riteniamo apprezzabile che il Ministro non abbia annunciato nuove riforme epocali, nello stesso tempo ci saremmo aspettati una maggior incisività nel presentare gli interventi legislativi sulle negatività della legge 107/15, a partire dall’abolizione della chiamata diretta e del bonus merito. Impegni dichiarati nel “contratto di governo”.
I principi enunciati sul rispetto e la valorizzazione dei docenti sono sicuramente condivisibili, ma vanno concretizzati a partire da un nuovo contratto di lavoro che riduca la differenza non tanto rispetto alle retribuzioni europee, ma almeno dagli altri pubblici dipendenti.
Ci auguriamo che nelle prossime settimane il Ministro apra un confronto al quale parteciperemo con le nostre proposte.
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