"Sul concorso partito oggi con le prime prove scritte gravano la mancata comunicazione ai candidati delle griglie di valutazione, in base alle quali saranno valutati i loro elaborati, e l´incognita dei commissari su cui, al momento, si sa soltanto che nei prossimi giorni il Governo depositerà un emendamento per aumentarne i compensi. Le migliaia di partecipanti meriterebbero maggiore trasparenza e organizzazione".
E´ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
"Al ministro Giannini, secondo la quale questo è un concorso ´storico, il più grande della scuola italiana´, ricordiamo che i 63.712 insegnanti che entreranno in ruolo non rappresentano nuove assunzioni, ma semplicemente la copertura del turnover per sostituire i docenti che andranno in pensione. Non c´è, dunque, alcun nuovo investimento.
Ed è uno spot elettorale - conclude Di Meglio - affermare che ´dopo tanti anni si torna alla Costituzione´, visto che l´ultimo concorso si è svolto nel 2012".
Roma, 28 aprile 2016
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti
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