"Se il Governo intende davvero porre rimedio all´ingiusto trattamento economico previsto per i commissari del concorso, la smetta di tirare dritto per la sua cattiva strada e conceda almeno l´esonero dalle lezioni e dalle altre attività scolastiche".
E´ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
"Esaminare i candidati che aspirano alla cattedra è un compito di grande responsabilità ed è assurdo ricompensare questo delicato lavoro con la misera cifra di un euro l´ora e, per giunta, costringere i commissari a tour de force assurdi tra attività didattica e commissioni. Chi, diversamente dal presidente del Consiglio, vive e conosce bene la realtà della scuola, sa quanto sia estenuante conciliare con l´insegnamento in classe le sessioni d´esame, che come stabilito dal calendario pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale si svolgeranno sia di mattina sia di pomeriggio per le prove scritte. Fare un doppio lavoro e ricevere un compenso da fame è lesivo della dignità umana e professionale.
Ci auguriamo - conclude Di Meglio - che la rassicurazione arrivata ieri da Renzi non sia la solita promessa propagandistica elargita a buon mercato".
Roma, 12 aprile 2016
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti
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