C’ è un legame che unisce molti degli articoli di questo numero, un legame che prendiamo a titolo del tutto: l’ importanza del dire no. Ci piace inaugurare un nuovo anno proprio con questa riflessione, che è un invito, deciso e convinto a noi stessi e a tutti. E’ dunque possibile dire di no, per il dovere di assumerci responsabilità, di additare scelte insufficienti e di contrastare ingiustizie.
Dice no Rino Di Meglio, ne” Il Punto”, Passi avanti, ma non bastano, pur riconoscendo che alcune decisioni politiche del Governo, come la probabile eliminazione della chiamata diretta e di altri Istituti della Legge 107/2015, sono importanti e rappresentano una soddisfazione per chi, come la Gilda, ha combattuto strenuamente, a volte isolata contro questa Legge. Sono risultati tangibili, come è stato scritto nel Documento presentato all’ Audizione della Camera, Spiragli, ma non sono ancora sufficienti. Mancano i contratti dignitosi per gli insegnanti, l’attenzione alla valorizzazione della scuola e la garanzia del prestigio dei docenti.
Un no che Gianluigi Dotti dimostra con evidenza nel dettagliare tutti gli elementi della Legge di Bilancio 2019, da cui si deduce la realtà dei fatti, oltre le parole di cui i politici di ogni parte fanno (e hanno fatto) ampio (ab)uso: l’ assenza di investimenti significativi per la Scuola.
Con grande autorevolezza e riprovazione dice no all’abolizione della traccia di Storia dalla prova di Maturità, Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale di Pisa che ha riservato a Professione docente un bel saggio sulla sua importanza, “Storia, magistra vitae, che ricerca la libertà di fatto”.
No che è ribadito dalla senatrice Liliana Segre, intervistata da Ester Trevisan, sullo stesso argomento, L’assenza di Storia è oblio, anticamera della barbarie.
Ha detto no, pagandone i costi, anche Giuseppe Falsone, un docente protagonista di un caso gravemente paradossale: vittima di un’aggressione da parte di un genitore, è stato oggetto di un provvedimento disciplinare. Intervistato da Michela Gallina, in un servizio di Ester Trevisan, La Scuola: istituzione debole contro i docenti, Falsone racconta il suo sforzo di uscire da un tunnel e la determinazione scaturita dal riconoscere a se stesso la funzione di essere di esempio ai suoi alunni. Di andare avanti anche se l’istituzione scuola non l’ aveva appoggiato.
Dice Preferirei di no anche Fabrizio Tonello che invita a dire no al conformismo, alla passività, all’accettazione del disumano. A resistere contro chi viola la Costituzione tutti i giorni e se ne vanta.
Oltre a questi articoli, si possono leggere diverse analisi critiche: sui vari concorsi previsti, quelli riservati e quelli futuri, le cui caratteristiche sono approfondite da Antonio Antonazzo, Concorsi riparatori vs concorsi zombi; sulla funzione dei dirigenti scolastici e sulla necessità di un’ alleanza tra insegnanti e dirigenti , stipulata in nome delle ragioni della formazione delle nuove generazioni, Adolfo Scotto di Luzio, I dirigenti scolastici; sul dovere di recuperare l’ osservazione diretta del mondo, espulsa per definizione dalla didattica digitale, Roberto Casati, Osservare il mondo, per non perderlo; sulla tipologia della formazione in servizio per i docenti, che rischia di assumere forma impositiva, Formazione e non catechizzazione, Alberto Dainese.
Inoltre, l’ ultima parte del viaggio nel mondo del web, con i suoi pericoli per i giovani, con le indicazioni per gli adulti, genitori e insegnanti, a cura di Michela Gallina; l’ informazione approfondita sulla nuova vitalità della Homeschooling in tutto il mondo, Marco Morini; il resoconto di un convegno contro la violenza di genere, tenutosi al Senato, Massimo Quintiliani; la nuova puntata della Storia della scuola, dedicata al 1933, il passato dimenticato, Piero Morpurgo; le recensioni di due testi, l’uno, un saggio, “La responsabilità civile e penale degli insegnanti”, di Rino Di Meglio e Alfredo Vitali, Quali le responsabilità dei docenti nello svolgimento della loro professione?, Gianluigi Dotti; l’altro, un romanzo che parla di scuola “La Radice quadrata della vita”, di Lorella Carimali, Paola Tongiorgi, Una matematica che allena il pensiero e lancia sfide alte ai giovani.
Auguriamo ai nostri lettori di affrontare il 2019 senza troppe illusioni ma con la giusta carica , con la forza di dire no quando serve, con la lucidità di fare sempre la scelta giusta.
Renza Bertuzzi
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