Gilda

lunedì 8 settembre 2014

Estero: sblocco immediato delle nomine per il biennio 2014-2016. Lo chiedono al MAE in un comunicato unitario le organizzazioni sindacali



La legge 135/2012, relativa alla spending review prevista per il personale scolastico delle scuole italiane all´estero, ha indicato in 624 unità il numero massimo di personale scolastico da destinare all´estero, con il taglio del 40% dei docenti in servizio all´estero a partire dall´1/9/2012. La norma ha previsto il blocco delle nuove nomine fino al raggiungimento di tale limite. 

Poiché dalla documentazione fornita dall´Amministrazione del Mae alle OO.SS., sui posti vacanti all´estero, non coperti da personale di ruolo relativi al prossimo anno scolastico, risultano essere effettivamente in servizio all´estero 624 unità di personale, con un ulteriore risparmio della spesa prevista sul cap. 2503 del bilancio Mae per l´esercizio finanziario 2014, le OO.SS. chiedono l´immediata disapplicazione del vincolo normativo, previsto dalla L. 135/2012 e lo sblocco delle nomine del personale di ruolo, che ha superato le prove di selezione linguistica e inserito nelle graduatorie permanenti previste ai sensi del vigente CCNL scuola. 

Inoltre le OO.SS. chiedono che siano fornite dall´Amministrazione del MAE le necessarie garanzie sulla effettiva disponibilità di fondi nel bilancio Mae per il 2015, per permettere l´invio all´estero anche per l´a.s. 2015/16 di oltre 150 docenti di ruolo sugli ulteriori posti che si renderanno vacanti nella rete scolastica e culturale italiana all´estero. 

Le OO.SS. rilevano, infatti, che, in assenza di tale intervento, non potrà essere più evitabile la precarizzazione irreversibile del nostro sistema scolastico all´estero. Per quanto concerne l´irrilevante e residuale numero di nomine predisposte per l´a.s. 2014/15 dall´Amministrazione del Mae, ai sensi dell´ art. 9 legge 30 ottobre 2013, n. 125, " per specifiche ed insopprimibili esigenze didattiche o amministrative ",  le OO.SS. esprimono netto dissenso sui criteri adottati dal MAE per la scelta delle sedi estere da coprire e denunciano la totale assenza di ogni forma di confronto sulle reali necessità del sistema scolastico e della promozione culturale italiana all´estero, che dopo gli interventi della spending review , e la fortissima riduzione delle risorse a disposizione, ha bisogno di una profonda e radicale riforma legislativa. 

Quanto mai urgente, considerando il grande patrimonio artistico e culturale del nostro paese, è la realizzazione di una cabina di regia per la promozione della cultura e della lingua italiana, che rappresentano una importante opportunità di sviluppo, anche economico per il nostro made in Italy.


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