Gilda

martedì 30 settembre 2014

La "Buona Scuola" dalla A alla Z




Sfida? Libro dei sogni? Abbiamo due mesi per capire, per approfondire. Per prima cosa c’è bisogno di conoscere tutte le parti del testo, senza pregiudizi.
Abbiamo predisposto una guida che raccoglie le nuove voci del lessico di questo patto educativo.
Ne abbiamo individuate ben 46, molte delle quali entrano per la prima volta nel gergo scolastico. Una specie di elenco dalla A alla Z delle novità della “Buona Scuola”, per individuare in ordine alfabetico i termini che si vogliono cercare, con indicazione della pagina del documento in cui se ne parla. Esempio: cosa si intende per “docente mentor”? E per “docente catalizzatore”? L’elenco proposto da Tuttoscuola riporta le relative definizioni, estratte testualmente dal documento, e le pagine (rispettivamente pag. 57 e 47) in cui se ne parla.

da www.TuttoscuolaNEWS.com



Lessico della Riforma Renzi

La “Buona scuola”
dalla A alla Z


Le nuove voci in ordine alfabetico di questo patto educativo,
con le definizioni testuali riportate nel documento governativo


Voce
Contenuto
pagina
Alternanza obbligatoria

Introdurre l’obbligo dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) negli ultimi tre anni degli Istituti Tecnici ed estenderlo di un anno nei Professionali, prevedendo che il monte ore dei percorsi sia di almeno 200 ore l’anno. Alle ore di alternanza partecipano anche i docenti (compreso ovviamente il nuovo organico funzionale), che dovranno essere formati come tutor dei ragazzi in azienda, e che insieme all’azienda costruiscono il progetto formativo dei ragazzi.
108
Apprendistato sperimentale
Diffondere attraverso protocolli ad hoc il programma sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni della scuola superiore, lanciato nel 2014 in attuazione dell’articolo 8bis del d.l. 104/2013.
108
Banche ore
sarà prevista la creazione di banche ore con le ore che ciascun docente “guadagna” (e che così “restituirà” alla scuola) nelle giornate di sospensione didattica deliberate ad inizio anno dal Consiglio d’istituto nell’ambito della propria autonomia. Di fatto, pochissime ore l’anno (indicativamente 8/10) per ciascun docente, ma che costituiscono un “patrimonio” estremamente utile per la scuola.
51
Bottega scuola
Definire i principi per disseminare (specialmente al Centro-Sud) esperienze di inserimento degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato, al fine di coinvolgere più attivamente anche imprese di minori dimensioni o tramandare i “mestieri d’arte”.
108
Budget triennale
La stabilizzazione delle risorse dovrà servire anche per consentire alle scuole un’adeguata e tempestiva programmazione basata su un budget triennale.
121
CLIL nella scuola primaria
Esiste una metodologia sperimentata con successo, si chiama CLIL (Content and Language Integrated Learning). L’uso del CLIL, già obbligatorio per il quinto anno dei licei e degli istituti tecnici dal prossimo anno scolastico (norme transitorie, a.s. 2014-2015), va esteso significativamente anche nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado.
94
Connettività aree interne
Nell’ambito dell’iniziativa nazionale di coinvestimento per la dotazione tecnologica della scuola, in collaborazione con le Regioni, svilupperemo piani straordinari per la connettività delle “aree interne”. Per partire proprio dai contesti più isolati, dove è meno semplice, anche sfruttando i “centri scolastici digitali”, ovvero la possibilità di collegare le scuole dei centri più piccoli e remoti con “scuole madre” attraverso le tecnologie digitali. Ad una azione per la connettività coordinata da Ministero dello Sviluppo Economico in sinergia con le Regioni, vogliamo associare il rifinanziamento di un bando per il wi-fi nelle scuole anche per il 2015 e 2016, per un totale di circa 15 milioni di Euro.
76
Crediti didattici
Si riferiscono alla qualità dell’insegnamento in classe e alla capacità di migliorare il livello di apprendimento degli studenti. Contribuiranno a far emergere le migliori prassi di insegnamento, assicurando innovazione didattica e, allo stesso tempo, attenzione per le specificità disciplinari.
52
Crediti didattici, formativi e professionali
tutte le attività svolte dai docenti, sia individuali sia collegiali, contribuiranno al riconoscimento di crediti didattici (1), formativi (2) e professionali (3), per sostenere la scuola nel suo processo di miglioramento. Tale sistema di crediti, documentabili, valutabili, certificabili e trasparenti avranno un “peso” diverso, e saranno legati al lavoro che i docenti svolgeranno rispettivamente in termini di (1) miglioramento della didattica, ma anche di (2) propria qualificazione professionale attraverso la formazione, e di (3) partecipazione al progetto di miglioramento della scuola
51
Crediti formativi
Fanno riferimento alla formazione in servizio a cui tutti sono tenuti, alla attività di ricerca e alla produzione scientifica che alcuni intendono promuovere, e si potranno acquisire attraverso percorsi accreditati, documentati, valutati e certificati.
52
Crediti formativi (CF)
disegnare un sistema di Crediti Formativi (CF) da raggiungere ogni anno per l’aggiornamento e da legare alle possibilità di carriera e alla possibilità di conferimento di incarichi aggiuntivi
47
Crediti professionali
Sono quelli assunti all’interno della scuola per promuovere e sostenerne l’organizzazione e il miglioramento, sia nella sua attività ordinaria (coordinatori di classe) sia nella sua attività progettuale
52
Crowdfunding
coinvolge tutti i cittadini e mira ad incentivare meccanismi di microfinanziamento diffuso a favore della scuola, il cosiddetto crowdfunding. Vogliamo applicarlo in particolare al sostegno di progetti didattici, per premiare, e scalare, quelli che dimostrano di coinvolgere al meglio i nostri ragazzi perché più innovativi. Ma anche sostenere le iniziative in grado di dare speranze concrete ai contesti più difficili, quindi di maggiore impatto sociale. I docenti, i genitori, gli studenti stessi saranno protagonisti.
125
Data School nazionale
Saranno inoltre coinvolte tante altre amministrazioni, compresi l’Istat e il Garante per la Privacy. Tutti hanno l’esigenza di fare comprendere i propri dati, le sfide di bilancio, di amministrazione, di policy. Il MIUR ha il desiderio di coinvolgere i ragazzi in quella che diventerà a regime una Data School nazionale. Perché lavorare con i dati è una competenza chiave del nostro tempo, e utilizzarli per produrre inchieste, storie, visualizzazioni i modi migliori per applicarla.
81
Design di servizi
Il MIUR metterà a disposizione una piccola parte delle proprie risorse per organizzare premi legati al design innovativo dei servizi, coinvolgendo creativi, studenti, docenti e il personale della scuola. Utilizzare le moderne soluzioni del design di servizi sarà centrale nello sviluppo di piattaforme essenziali per il rapporto con i cittadini, come Scuola in Chiaro, già utilizzata da ogni famiglia Italiana per l’iscrizione online dei propri figli.
81
Docente catalizzatore
Le reti di scuole individueranno un docente di riferimento per ogni rete: tale docente catalizzatore sarà referente per i propri colleghi e loro sostegno per le pratiche di innovazione didattica.
47
Docente mentor (come è retribuito)

Oltre a ricevere il reddito derivante dagli scatti, il docente mentor è retribuito con una indennità di posizione. Durante il periodo da docente mentor continua a maturare, triennalmente, i crediti formativi, didattici e professionali.
57
Docente mentor (come è scelto)

Il docente mentor è scelto dal Nucleo di Valutazione interno, tra i docenti che per tre trienni consecutivi hanno avuto uno scatto di competenza. Ci sarà un numero particolarmente limitato di docenti mentor, pochissimi per scuola (o rete di scuole), indicativamente fino ad un massimo del 10% di tutti i docenti. Il mentor rimane in carica per tre anni e può essere riconfermato.
57
Docente mentor (cosa fa)

Il docente mentor segue per la scuola la valutazione, coordina le attività di formazione degli altri docenti, compresa la formazione tra pari, sovrintende alla formazione dei colleghi, accompagna il percorso dei tirocinanti e in generale aiuta il preside e la scuola nei compiti più delicati legati alla valorizzazione delle risorse umane nell’ambito della didattica.
57
Docente mentor (Periodo transitorio a termine)
I mentor saranno scelti tra i docenti che per tre trienni consecutivi saranno stati premiati con lo scatto stipendiale. Ciò richiede nove anni dall’entrata in funzione del nuovo sistema. Nel frattempo, il mentor sarà scelto: (a) nei primi tre anni, dal Nucleo di Valutazione in relazione ad una prima documentazione dei crediti e del portfolio; (b) dopo sei anni, tra i docenti che hanno ricevuto per due volte lo scatto stipendiale.
57
Finanza buona
Sarà utile sperimentare altri strumenti di “finanza buona”. Le obbligazioni ad impatto sociale (i cosiddetti Social Impact Bonds), già ampiamente utilizzate dal Governo inglese, da diversi Dipartimenti negli Stati Uniti e in fase di studio in diversi Paesi, sono una prospettiva di grande interesse. Sono strumenti che mirano a creare un legame forte tra rendita economica e impatto sociale: negli Stati Uniti, ad esempio, sono stati utilizzati per aiutare i bambini provenienti da contesti poveri e ad alto rischio di marginalizzazione a non avere problemi nell’ingresso della scuola dell’infanzia, con conseguenti risparmi, nel tempo, in corsi di recupero e bisogni educativi speciali (BES).
126
Hackathon
Per aumentare l’impatto dell’apertura, lanceremo in autunno il primo hackathon sui dati del Ministero, dalle stanze del Ministero. Sarà organizzato in collaborazione con tutte le comunità che costruiscono consapevolezza e conoscenza sul valore dei dati aperti. Dobbiamo aumentare la comprensione e l’utilizzo dei nostri dati, perché non esiste trasparenza fine a se stessa, e non si realizzano efficienze senza coinvolgere in maniera credibile studenti e mondo della scuola, esperti, cittadini, imprese, giornalisti. Per l’hackathon, a partire dal rilascio di dati del Ministero, in 24 ore si lavorerà – e i nostri ragazzi saranno protagonisti – alla creazione di applicazioni: una app, un nuovo servizio ai cittadini, una visualizzazione interattiva.
80
Impresa didattica
Gli istituti di istruzione superiore, e di istruzione e formazione professionale possono commercializzare beni o servizi prodotti o svolgere attività di “impresa Formativa Strumentale”, utilizzando i ricavi per investimenti sull’attività didattica. A tale scopo, è necessario incoraggiare l’uso della doppia contabilità, al momento diffusa soprattutto negli gli istituti agrari, a tutti i tipi di scuole e generalizzare la possibilità di produzione in conto terzi. Questo è particolarmente rilevante se consideriamo che sempre più scuole avranno l’opportunità di sviluppare prototipi, ad esempio attraverso la stampa 3D.
108
Innovatori naturali
ruolo cruciale riconosciuto, all’interno della singola scuola, agli “innovatori naturali”, che dovranno avere la possibilità di concentrarsi sulla formazione, e che saranno premiati con una quota dei fondi per il miglioramento dell’offerta formativa che verrebbe vincolata all’innovazione didattica e alla capacità di miglioramento, valutata annualmente.
47
integrazione orizzontale
La creazione di organici funzionali offrirà alle scuole uno strumento di integrazione tra reti di scuole che condividono i docenti dell’organico funzionale, e attraverso di loro possono più facilmente costruire progettualità congiunte o condividere buone prassi.
99
Integrazione verticale
parte dei docenti dell’organico funzionale potranno essere impiegati per affrontare uno dei punti deboli del nostro sistema: gli snodi di passaggio, in particolare quelli tra scuola dell’infanzia e scuola elementare, e ancor più tra elementare e media e tra media e superiore.
99
Laboratori del territorio
Oltre alle mura dell’edificio scolastico, i primi alleati saranno i “laboratori del territorio”, pubblici e privati (come i Fab Lab e e living labs, o ancora gli incubatori, ecc.), per cui prevedremo una strategia di accreditamento e una azione dedicata di “voucher innovativi” a valere su Fondi PON, in sinergia con le nostre azioni di potenziamento dei laboratori tecnologici. Saranno nuovi spazi formativi a disposizione della scuola, ma non sotto la sua gestione diretta, se non attraverso modelli “a rete”.
77
Nucleo di valutazione
Il portfolio del docente è vagliato dal Nucleo di Valutazione interno di ogni scuola, a cui partecipa anche un membro esterno.
52
Opening Up Education
Stiamo scommettendo sul fatto che la scuola abbia già in sé le soluzioni per il suo rinnovamento. In Europa questa visione si chiama “Opening Up Education”, per rinforzare il significato della parola “riuso”, ponendo chi innova al centro del nostro sistema. E perché questi progetti siano il germe di condivisione con il territorio intorno alla scuola, perché essa faccia conoscere le proprie attività e ne misuri l’impatto.
82
Paradigma informatico
Serve quindi un piano nazionale che consenta di introdurre il coding (la programmazione) nella scuola italiana. A partire dalla primaria: vogliamo che nei prossimi tre anni in ogni classe gli alunni imparino a risolvere problemi complessi applicando la logica del paradigma informatico anche attraverso modalità ludiche (gamification). A partire dall’autunno, dopo Stati Uniti e Inghilterra, lanceremo in Italia l’iniziativa Code. org, aggregando associazioni, università e imprese, in una grande mobilitazione per portare l’esperienza nel maggior numero di scuole possibili.
97
Piano di miglioramento
ogni scuola avrà un “cruscotto” comune di riferimento grazie al quale individuare i propri punti di forza e di debolezza e sviluppare un piano triennale di miglioramento che avrà al centro i risultati degli studenti, il loro apprendimento e successo formativo.
66
Portfolio del docente
I crediti riconosciuti durante la carriera e il curriculum personale del docente arricchiscono poi il suo portfolio e sono inseriti in un registro pubblico, consultabile dai dirigenti scolastici, che a certe condizioni e nel rispetto della continuità didattica, possono scegliere le migliori professionalità per potenziare la propria scuola. Tutti i crediti didattici, formativi, e professionali faranno parte del portfolio del docente, che sarà in formato elettronico, certificato e pubblico. È vagliato dal nucleo di valutazione.
51
Quadro italiano di competenza dei docenti
Un gruppo di lavoro dedicato e composto da esperti del settore lavorerà per un periodo di tre mesi per formulare il quadro italiano di competenze dei docenti nei diversi stadi della loro carriera, in modo che essi siano pienamente efficaci nella didattica e capaci di adattarsi alle mutevoli necessità degli studenti in un mondo di rapidi cambiamenti sociali, culturali, economici e tecnologici.
45
Registro nazionale dei docenti (a cosa serve)
A cosa servirà questo registro? A molte cose: sarà navigabile dal personale amministrativo della scuola, per assolvere agli scopi della normale gestione del personale; una parte di questi dati, opportunamente identificati nel rispetto delle regole sulla riservatezza, sarà anche visibile online in relazione alla scuola il cui personale presta il servizio, come avviene nelle sezioni “Persone” sui siti di diverse organizzazioni.
68
Registro nazionale dei docenti (cos’è)
Il registro sarà attivo a partire dall’anno scolastico 2015-2016 e offrirà le informazioni sulla professionalità (un portfolio ragionato) di tutti gli amministrativi, dirigenti, insegnanti, associato alla scuola in cui sono in servizio. Il Registro conterrà tutte le informazioni amministrative provenienti dal fascicolo personale e altri dati aggiuntivi, sulla base della rodata sperimentazione degli ultimi due anni per la costruzione dell’anagrafe della professionalità del docente.
68
Registro nazionale dei docenti (sezione insegnanti)
La sezione di tale Registro relativa ai docenti avrà una funzione organizzativamente molto rilevante a partire dal prossimo anno scolastico: nel caso dei docenti reclutati come organico funzionale, il registro sarà infatti lo strumento che ogni scuola (o rete di scuole) utilizzerà per individuare i docenti che meglio rispondono al proprio piano di miglioramento e alle proprie esigenze. E servirà, quindi, per incoraggiare e facilitare la mobilità dei docenti, da posti su cattedra a posti come organico dell’autonomia e viceversa, così come tra scuole diverse. Il dirigente scolastico, consultati gli organi collegiali, potrà in tal modo chiamare nella sua scuola i docenti con un curriculum coerente con le attività con cui intenda realizzare l’autonomia e la flessibilità della scuola. In questo modo le scuole potranno utilizzare la leva più efficace per migliorare la qualità dell’insegnamento: la scelta delle persone.
68
Scatti di competenza (attribuzione)
Nel corso del proprio lavoro a scuola, in classe e fuori dalla classe, il docente matura dei crediti didattici, professionali, e formativi. Periodicamente, ogni 3 anni, due terzi (66%) di tutti i docenti di ogni scuola (o rete di scuole) avranno diritto ad uno scatto di retribuzione. Si tratterà del 66% di quei docenti della singola scuola (o della singola rete di scuole) che avranno maturato più crediti nel triennio precedente.
53
Scatti di competenza (importo)
Per un professore di scuola secondaria di II grado il valore di ogni scatto triennale potrebbe essere di circa 60 euro netti al mese;
54
Scatti di competenza (progressione)
Ad ogni docente sarà riconosciuto, come già avviene oggi, uno stipendio base. Questo stipendio base potrà essere integrato nel corso degli anni in due modi, complementari e cumulabili: 1. il primo modo sarà strutturale e stabile, grazie a scatti di retribuzione periodici (ogni 3 anni) – chiamati “scatti di competenza” – legati all’impegno e alla qualità del proprio lavoro;
53
School Bonus
Lo School Bonus è un bonus fiscale per un portafoglio di investimenti privati (da parte di cittadini, associazioni, fondazioni, imprese) nella scuola. Lo School Bonus potrebbe trovare immediata applicazione nell’opera di potenziamento e riqualificazione degli istituti scolastici, dei loro laboratori tramite l’acquisto di nuove tecnologie chiave per i loro obiettivi formativi, nell’apertura prolungata della sede.
125
School Guarantee
È mirato a premiare in maniera più marcata l’investimento nella scuola che crea occupazione giovanile. L’impresa che investe risorse su un istituto professionale, su un istituto tecnico o su un polo tecnico-professionale – ad esempio finanziando percorsi di alternanza scuola-lavoro, ricostruendo un laboratorio o garantendone l’utilizzo efficiente – potrà ricevere incentivi aggiuntivi rispetto allo School Bonus, nel momento in cui si dimostri il “successo formativo” dei processi di alternanza e didattica laboratoriale sviluppati nella scuola di riferimento.
125
Servizio civile per la Buona Scuola
Vogliamo definire un piano di “Servizio civile per la Buona Scuola”, creando un sistema di incentivi “leggeri” (come crediti formativi per studenti universitari) e liste di formatori per l’accreditamento di individui all’attività volontaria nella scuola. Questo sistema beneficerà di una collaborazione con il terzo settore, tramite un patto inter-generazionale (per esempio, con insegnanti e altri professionisti in pensione, che a più riprese hanno chiesto di avere questa opportunità), e con imprese – molte hanno programmi di Responsabilità Sociale d’Impresa che prevedono banche del tempo per i propri dipendenti a cui attingere per missioni specifiche, come ad esempio percorsi di alfabetizzazione digitale.
77


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