Gilda

mercoledì 14 ottobre 2020

Didattica a distanza (Dad). Il piano è pronto ma manca ancora il quadro normativo

 

La Dad alle superiori è stata utilizzata per sopperire al distanziamento, anche se continua a non essere normato.

Lo scorso 7 agosto il ministero dell’Istruzione ha pubblicato le linee guida per la Didattica a Distanza (DaD).

La DaD secondo il ministero

Il ministero prevede una didattica digitale integrata – con lezioni in presenza – e una didattica a distanza (Dad) in senso stretto che dovrebbe riguardare scuole, o classi, costrette a restare a casa.

La prima riguarda quelle scuole che non sono riuscite a garantire il distanziamento, e nelle quali, gruppi di studenti, a rotazione, seguono le lezioni da casa via Internet. Per la DaD in senso stretto il ministero ha fissato anche degli orari minimi da garantire: almeno 10 ore settimanali per il primo anno della primaria, almeno 15 ore settimanali per le altre classi della primaria e per le medie, almeno 20 per le superiori.

DaD: manca ancora il quadro normativo

Il problema è che ci sono le linee guida ma il ministero finora non ha convocato i sindacati per scrivere le regole realtive alla DaD, così come previsto dal decreto-legge 22/2020 – secondo l’articolo 2, la Didattica a Distanza doveva essere regolata da un contratto collettivo nazionale integrativo.

Il vuoto normativo

Questo vuoto normativo è stato censurato a più riprese relativamente a diversi aspetti. La Cassazione per esempio si era espressa l’anno scorso sulla non obbligatorietà dell’uso del registro elettronico, visto che mancava il necessario regolamento di attuazione previsto dalla legge che lo ha istituito.

L’Inail invece aveva evidenziato la necessità di un ampliamento delle tutele assicurative nei confronti dei docenti per via del mutato utilizzo di apparecchiature informatiche. Infine, il garante della privacy, il 4 maggio scorso, aveva scritto una lettera alla ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, in cui evidenziava l’inadeguatezza delle piattaforme in uso nel garantire la necessaria riservatezza.

(Da InfoDocenti.it)

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